Dalla Legge 4/2013, maggiori garanzie per i clienti e migliori prospettive occupazionali per i professionisti

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In passato, professioni come quelle del logistico o del responsabile approvvigionamenti erano annoverate come non riconosciute o non regolamentate; la legge 4/2013, approvata nella primavera di quest’anno, conferisce invece precisi lineamenti alle nostre professioni e alle associazioni che le rappresentano, definendole come non organizzate in Ordini o Collegi: da qui parte la consapevolezza di un nuovo ruolo, più importante, per le associazioni professionali, chiamate a esercitare una funzione di tutela dei propri iscritti ma anche e soprattutto di garanzia per gli utenti delle professioni stesse”: Paolo Bisogni, presidente AILOG (associazione italiana di logistica e supply chain management) ha così aperto la conferenza stampa organizzata in collaborazione con ADACI (associazione italiana acquisti e supply management) che ha avuto luogo a Milano ieri, 17 settembre 2013.

“L’approvazione di questa normativa, ha illustrato Renzo Zarantonello, presidente ADACI, è un importante successo, dopo anni di lavoro legislativo e campagne varie, per dare riconoscimento e visibilità a oltre tre milioni di operatori; ma soprattutto la legge è stata voluta a garanzia della qualità e della responsabilità dinanzi agli utenti. Questa legge quindi è non solo un importante punto di arrivo, ma principalmente un punto di partenza”.

“Per un professionista, l’attestazione rilasciata dall’Associazione di riferimento, in possesso dei requisiti prescritti dalla legge per concederla, ha spiegato Antonio de Cal, vicepresidente ADACI è senz’altro un plus di competitività non indifferente nel mondo del lavoro: il professionista fai-da-te, infatti, che non aderisce a un’Associazione che gli assicuri formazione costante e che ne attesti il livello di preparazione e aggiornamento professionale secondo standard internazionali condivisi e rigorosamente osservati, si rende tra l’altro estraneo a forme di controllo anche etico e reputazionale da parte della sua comunità di riferimento, non potendo inoltre vantare una competenza on the job maturata in contesti formativi diversi da quelli scolastici o accademici che sia riscontrabile su base oggettiva e quindi validamente dimostrabile; la sfida che attende le associazioni è dunque quella di mantenere elevato il livello di autorevolezza e di rappresentatività, di accrescere ulteriormente il livello qualitativo dei servizi ai soci e di garantire il valore delle attestazioni di qualità che rilascia. I 45 anni di storia di ADACI e la sua presenza su tutto il territorio nazionale sono già in sé una ottima garanzia”.

“La certificazione è importante anche per i suoi risvolti internazionali, ha aggiunto Marco Pomè, vicepresidente AILOG, in quanto oltre alla certificazione italiana, AILOG è autorizzata a rilasciare anche la certificazione ELA (European Logistics Association), che consente ai logistici italiani di operare con maggiore facilità in paesi dove tale qualifica è richiesta comunemente”.

“AILOG e ADACI hanno voluto prendere una posizione comune, in quanto logistica e approvvigionamenti fanno entrambi riferimento alla supply chain e sono settori rilevanti anche a livello macroeconomico”, ha detto ancora Renzo Zarantonello, mentre Paolo Bisogni ha concluso sottolineando che “la Legge 4/2013 disegna nuovi scenari, con importanti prospettive e opportunità professionali e occupazionali, a livello italiano e internazionale”.

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