In Italia cresce l’esportazione responsabile di legno trattato

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Con 693.171 m3 di legno trattato nel primo trimestre del 2018 e una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il Comitato Tecnico Fitok ha annunciato il raggiungimento di questo risultato estremamente importante. La qualità degli imballaggi in legno rispondenti allo standard ISPM n.15 continua, infatti, a essere premiata e apprezzata in tutto il mondo rappresentando un vantaggio competitivo imprescindibile per l’export oltreoceano.

Il potenziamento della ricerca e della prevenzione, la costante formazione degli operatori sulle norme vigenti e l’intensificarsi dei controlli hanno permesso di prevenire, o quantomeno ridurre al minimo, la diffusione di parassiti sviluppando un atteggiamento corretto e consapevole a tutela dell’ambiente e del sistema produttivo” spiega Daniela Frattoloni, coordinatrice del Comitato Tecnico Fitok.

Fattori estremamente importanti per Conlegno che, sotto la sorveglianza del Servizio Fitosanitario Nazionale, ricopre dal 2005 il ruolo di Soggetto Gestore in Italia del Marchio IPPC/FAO per l’ISPM n. 15. Attraverso il Comitato Tecnico FITOK, infatti, il Consorzio organizza e controlla la filiera produttiva relativa agli imballaggi in legno per garantire il corretto trattamento fitosanitario, riducendo il rischio di utilizzo delle barriere fitosanitarie da parte dei Paesi importatori e, di conseguenza, contribuendo ad abbattere gli ostacoli che quotidianamente i prodotti devono superare.

In particolare, a causa dell’invasione delle specie aliene che negli ultimi anni stanno tormentando l’Italia, generando ingenti danni economici e ambientali, sono aumentate oltreoceano le misure di biosicurezza per le merci marittime in partenza dal Bel Paese e dagli USA.
È il caso dell’Australia e della Nuova Zelanda che, dopo aver riscontrato un numero cospicuo di BMSB (Halymorpha halys o Cimice asiatica) su merci in arrivo dall’Italia, hanno sviluppato nuove misure di sicurezza per la stagione 2018-19.

Quali azioni intraprendere allora per operare nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità? Secondo Alessandro Corso, responsabile Area Tecnica Fitok, il primo step consiste nel “Verificare la conformità dell’imballaggio in legno allo standard ISPM n. 15 attraverso la presenza del marchio IPPC/FAO e la documentazione allegata dal fornitore autorizzato. Bisogna inoltre ispezionare a campione gli imballaggi in legno al momento della consegna e accertare l’assenza di organismi nocivi”. Seguono poi la gestione efficiente delle aree di stoccaggio degli imballi e della merce, la preparazione attenta e puntuale del carico e l’addestramento continuo del personale.
La stessa attenzione riservata all’imballo va posta anche sul container che si prepara ad accogliere la merce da esportare.

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