La campagna SicuraMente per la sicurezza in magazzino

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Lo vediamo chiaramente dai dati ufficiali dell’INAIL che registrano un significativo calo nel numero degli infortuni sul lavoro denunciati negli ultimi anni: nel settore trasporti e magazzini, in particolare, si è passati da 2.583 casi nel 2008 a 1.749 casi nel 2012 su scala nazionale. Un report che evidenzia fortunatamente un trend che continua al ribasso. Nel settore intralogistico impegnarsi in sicurezza significa seguire una serie di regole e buone pratiche molto utili a ridurre l’eventualità di infortuni e incidenti in magazzino. Parliamo di azioni a volte non del tutto consolidate nelle abitudini aziendali o di scelte strategiche a garanzia di minori rischi, come:

il rispetto delle manutenzioni e dei controlli obbligatori sulle macchine,

la frequenza ai corsi di formazione per gli operatori previsti per legge,

il ricorso a tecnici qualificati per le manutenzioni,

l’uso di ricambi originali per le attrezzature di lavoro e di materiali innovativi in linea con gli standard di sicurezza.

Su questi 4 punti chiave si è concentrata nell’ultimo anno l’attenzione della campagna SicuraMente promossa dai 4 leader della logistica mondiale, Jungheinrich, Linde, OM STILL e Toyota. Il progetto, lanciato nell’aprile del 2013, è nato per sensibilizzare le aziende sulle regole da seguire per tenere in sicurezza il magazzino, con un ampio focus sul parco carrelli elevatori e gli operatori. Il target a cui si rivolge è duplice:

a chi in azienda riveste ruoli di responsabilità nella sicurezza, per informare sulle conseguenze, anche penali, connesse al mancato rispetto delle regole in vigore

ai carrellisti, per dar loro più consapevolezza dei pericoli che si celano dietro le quotidiane attività di movimentazione

La campagna fornisce informazioni sull’uso sicuro dei carrelli e sui comportamenti corretti in magazzino, chiarisce sugli obblighi previsti dalle normative in vigore, offre le opinioni di esperti su argomenti tecnici, racconta con storie dal magazzino e video dal web casi di infortuni e danni alle merci.

Le 4 aziende promotrici ci hanno spiegato i perché di questa scelta e i vantaggi del rispetto delle regole e delle buone pratiche in magazzino nell’uso dei carrelli elevatori.

 Com’è nata l’idea di una campagna che vede collaborare 4 aziende competitor nel mercato dell’intralogistica?

“L’idea nasce dalla lettura del mercato – risponde Angela Sgualdi, Marketing Manager in Linde Material Handling. Le nostre 4 aziende hanno un posizionamento importante e hanno sempre fatto consistenti investimenti in sicurezza. Notavamo, tuttavia, che il mercato non ci seguiva, alcuni non avevano ben compreso l’importanza di una condotta sicura. Da qui l’idea di unire le forze e scendere in campo per trasferire l’informazione con un’azione congiunta. L’iniziativa è certamente inedita ed è stata accolta con sorpresa da tutti. Il nostro è un obiettivo ambizioso, ma siamo fiduciosi di poter fare molto per sensibilizzare i nostri clienti finali – conclude Sgualdi – e ridurre gli incidenti sul lavoro nel nostro settore”.

 Quali sono le principali azioni da eseguire per abbassare il rischio di incidenti in magazzino?

 “Innanzitutto è necessario seguire le regole che la normativa impone per il rispetto della sicurezza nell’uso delle attrezzature di lavoro – commenta Andrea Cortese, Marketing Manager in Toyota Material Handling – ad esempio, eseguire la manutenzione programmata dei carrelli e i controlli periodici, questi ultimi obbligatori a carico del datore di lavoro dal 2008. Per i carrelli elevatori abbiamo oggi a disposizione strumenti e conoscenze per gestire le manutenzioni con professionalità e risolvere i problemi in maniera esaustiva e competente. È importante però che gli interventi sui carrelli – continua Cortese – siano effettuati da tecnici con le appropriate competenze e autorizzati dalla casa madre, formati per risolvere i problemi tecnici mantenendo inalterato il livello originario di sicurezza delle macchine”.

 Che ruolo hanno le tecnologie e la qualità dei materiali per la sicurezza delle macchine?

 “Le nostre aziende si impegnano quotidianamente – risponde Stefano Rustioni, Marketing & Sales Processes Manager in Jungheinrich Italiana – in attività di ricerca e sviluppo per poter dotare le macchine di tecnologie innovative che possano fare la differenza nella prevenzione del rischio.È molto rischiosa, e purtroppo frequente, la scelta di usare ricambi compatibili, al posto degli originali, in seguito a riparazioni – continua Rustioni. Molto spesso se il pezzo sostituito non è quello originale, la macchina potrebbe non funzionare correttamente e creare delle inefficienze, e nei casi più gravi causare incidenti e infortuni. Il ricambio originale è sicuro perché realizzato secondo gli standard della casa madre e garantisce il funzionamento corretto del carrello. Senza considerare che una macchina provvista di pezzi originali mantiene attiva la garanzia del costruttore”.

Quanto conta il corretto comportamento degli operatori di magazzino?

Il dato è ben noto a noi del settore: il 70% degli incidenti con i carrelli è causato da errori di conduzione – commenta Loreno Leri, Marketing Manager in OM STILL Italia. La parola chiave in questo contesto è “formazione”. Dal 2008 il datore di lavoro ha l’obbligo di far lavorare in magazzino solo carrellisti che abbiano seguito i corsi di formazione previsti per legge e ottenuto l’abilitazione obbligatoria. Circa un anno fa la legislazione ha stabilito regole specifiche nella frequenza ai corsi e nei programmi formativi. Essendo provvedimenti recenti, – aggiunge Leri – non tutti ne sono a conoscenza: è facile trovare aziende con carrellisti non regolarmente abilitati e datori di lavoro inconsapevoli di dover aggiornare la formazione; o ancora, si possono trovare sul mercato soggetti formatori che offrono corsi non validi ai fini del rilascio dell’abilitazione. Per questi e altri problemi la campagna SicuraMente è pronta a offrire chiarimenti”.

Quali progetti vorreste definire in questo secondo anno di attività?

“Vorremmo approfondire maggiormente i temi trattati finora, ma con un coinvolgimento più diretto degli utenti: per questo abbiamo lanciato la campagna anche sui social network e rinnovato il nostro portale per dare più spazio a richieste di informazioni e commenti – risponde Angela Sgualdi. Vi invitiamo a seguirci sul nostro portale  e sulla pagina Facebook  e a partecipare agli eventi informativi in programma”.

 

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