Nuove opportunità per Italia e Lombardia

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arcimboldoL’epocale evento dell’Expo 2015, che si terrà a Milano, determinerà un aumento del 3% dell’export italiano: è ciò che è emerso dal recente convegno “Expo 2015: opportunità ed efficienza negli scambi internazionali e ruolo dei doganalisti”, organizzato dal Consiglio Territoriale degli Spedizionieri Doganali della Lombardia insieme al Consiglio Nazionale degli Spedizionieri. “E’ fondamentale che le semplificazioni procedurali strutturate per l’Expo 2015 vengano estese all’intero territorio nazionale per ridare al paese quella competitività che serve affinché l’Italia torni ad essere una piattaforma importante per gli scambi internazionali in Europa. Il ruolo dello spedizioniere doganale, esercitato nell’ambito di un quadro di regole comuni europee, costituirà l’elemento fondamentale per affrontare la continua evoluzione dei traffici (oggi parliamo di circa 20.000.000 di dichiarazioni doganali all’anno) e garantire il regolare flusso delle merci nel nostro territorio- ha commentato Giovanni De Mari, Presidente del Consiglio degli Spedizionieri Doganali. Secondo Alberto Cavalli, Assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia: “La Lombardia rappresenta la principale porta di ingresso del traffico aereo nazionale di import /export . La filiera logistica giocherà quindi un ruolo chiave nella movimentazione delle merci nell’ambito dell’EXPO 2015.  Fondamentale sarà il contributo delle cosiddette catene logistiche “veloci”. In occasione dell’evento, il forte aumento di flussi di merci previsto nell’area milanese e lombarda potrà essere gestito efficacemente, soprattutto per particolari segmenti merceologici, dall’hub aeroportuale di Malpensa anche grazie all’iniziativa denominata ‘Malpensa Smart City delle Merci’, per la quale si sono molto adoperati Regione Lombardia in collaborazione con SEA e le associazioni di doganalisti. Questo progetto intende realizzare un eco-sistema di digitalizzazione dei flussi informativi legati alla movimentazione aeroportuale dimezzando i tempi di controllo delle merci in arrivo e in partenza, in modo da avvicinare l’efficienza dei nostri scali aeroportuali a quelli più avanzati in Europa, nostri diretti competitor dal punto di vista economico e commerciale”.

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