Trasporti eccezionali e infrastrutture italiane: al via un tavolo di lavoro

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Al via un Tavolo di Lavoro sui Trasporti Eccezionali promosso da Confindustria, al quale parteciperà: UCC (l’associazione italiana delle imprese della caldareria federata ad Anima Confindustria), ANAS e AISCAT, le proprie Associazioni territoriali e di categoria interessate e di altre rappresentanze esterne al sistema confederale.

La collaborazione in questo momento è quanto mai necessaria” – ribadisce Bruno Fierro, presidente di UCC – “Le imprese della caldareria sono state messe a dura prova negli ultimi mesi a causa dei divieti e dei ritardi autorizzativi dei trasporti eccezionali oltre il limite delle 100 tonnellate su importanti direttrici della rete stradale italiana. Siamo orgogliosi di far parte di questo tavolo di dialogo e auspichiamo che, almeno nel breve periodo, possa contribuire a individuare percorsi sicuri e abilitati al trasporto eccezionale”.

L’obiettivo del Tavolo di Lavoro è anche quello di sottoporre al nuovo governo alcune proposte per definire una rete nazionale di direttrici di traffico abilitata al trasporto eccezionale; tra queste, i partecipanti al Tavolo hanno segnalato in particolare le direttrici: Padana (Piemonte-Lombardia-Veneto/Porto Marghera);
Emilia-Romagna (fino al Porto di Ravenna);
Tirreno-Adriatica,
Tirrenica (Piemonte-Liguria-Toscana);
Nord-Sud.

Particolarmente urgente è stata definita la realizzazione di un catasto stradale digitalizzato, in grado di mettere in dialogo tutte gli enti proprietari/gestori interessati dai transiti eccezionali.
Sarà necessario abbattere tutti i vincoli e le difficoltà di dialogo tra il sistema di catasto on-line di un ente con quello di un altro. L’obiettivo è accelerare le procedure e minimizzare l’onere economico. Da qui, la proposta di costituire uno sportello unico nazionale per la gestione delle pratiche di autorizzazione al trasporto eccezionale, conclude Fierro.

Il Tavolo di Lavoro di Confindustria è un ottimo esempio di collaborazione tra rappresentanze e imprese enti che non rinunciano alla propria responsabilità, ma si rendono disponibili l’un l’altra per trovare la miglior soluzione possibile e in tempi brevi.

L’Ufficio studi Anima ha elaborato i dati di preconsuntivo 2017 e di previsioni 2018 relativi al settore della caldareria:
Nel corso del 2017 ha registrato una crescita del valore della produzione (+3,1%).
Per il 2018 si prevede un ulteriore aumento, anche se di minore entità (+2,9%).
Le esportazioni, destinate principalmente verso i mercati europei e asiatici, risultano in aumento alla fine del 2017 (+3,2%) e si prevede possano crescere ulteriormente (+2,5%) nel corso del 2018.
Gli investimenti nel 2017 sono nettamente aumentati (+10,7%) e il trend positivo (+7,1%) nel corso del 2018.

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