Buone notizie per le piccole e medie imprese italiane, che, secondo un recente studio realizzato da UPS, confidano che la propria attività di esportazione rimanga stabile o addirittura cresca. La conferma arriva da quasi la totalità del campione intervistato, rappresentato dal 90 percento dei titolari o direttori di 10.717 PMI di sette paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito), che operano nei settori automotive, healthcare, high-tech, industrial manufacturing e retail. La ricerca evidenzia che nel nostro Paese sono 56.015 PMI che esportano, ponendo così l’Italia al terzo posto nella classifica dell’export da parte di piccole e medie imprese, dietro a Germania e Francia. I mercati di riferimento risultano essere gli Stati Uniti, il Medio Oriente, la Cina e l’Africa. La piccola media impresa italiana però sembra essere restia all’introduzione del canale di vendita on-line che, secondo i dati emersi, contribuisce a spingere verso l’alto di fatturati delle altre realtà europee analizzate. Per UPS, infatti, meno della metà delle PMI interpellate dichiara di utilizzare la modalità on-line nelle vendite verso mercati esteri.
Veicoli pesanti elettrici, sempre più potenza a basso voltaggio
L’elettrificazione dei trasporti e, nella fattispecie, la penetrazione sul mercato di veicoli