Simai: trattori e pianali elettrici per i settori industriali, ferroviario e aeroportuale

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Attiva dal 1950 ed acquisita nel 2016 da Toyota Material Handling Europe, Simai è oggi una realtà che vanta tradizione e respiro internazionale, con la sua ampia ed innovativa proposta di trattori elettrici e di pianali elettrici per il segmento industriale, ferroviario ed aeroportuale. A raccontare questa realtà è Massimiliano Bariola, General Manager.

Ad oggi, la storia di Simai si divide in due ere. La prima, dai primi anni ’50 fino al 2016, in cui è connotata come una PMI italiana, ma sempre in grado di innovarsi, evolvere e sviluppare vaste linee di prodotti all’avanguardia. La seconda, ancora in corso, iniziata nel 2016 quando è avvenuto un passaggio molto importante, uno spartiacque che ha delimitato un cambiamento strutturale: Simai è stata acquisita da Toyota Material Handling Europe.

A traghettare l’azienda in questo percorso di integrazione verso la nuova concezione multinazionale è il General Manager Massimiliano Bariola, a cui abbiamo chiesto dettagli sul presente ed il futuro della nuova realtà Simai.

Come è nato il matrimonio Simai – Toyota Material Handling?

La multinazionale voleva ampliarsi nel mondo dei Towing Tractors e ha trovato in SIMAI, famosa per la solidità, qualità e robustezza dei suoi prodotti, un partner ideale impegnato in un importante passaggio generazionale. Questa unione è stata quindi portata a termine con l’intento di offrire vantaggi ad entrambi le realtà in un rapporto win-win e in grado di assicurare successo sul mercato.

Qual è il bagaglio che si porta dietro Simai?

Conoscenza tecnica, tecnologia avanzata ed una forte customizzazione sono tra i plus di Simai, realtà votata alla progettazione, ingegnerizzazione, prototipazione e produzione dei suoi prodotti 100% made in Italy, anzi made in Milan. Tutti i processi, infatti, avvengono presso la sede di San Donato Milanese, inclusa la carpenteria. Non a caso i prodotti Simai godono di una reputazione di robustezza e affidabilità.

Che cosa offrite al mercato?

La nostra offerta conta 3 famiglie principali: trattori a 3 ruote con capacità di traino da 1.5 a 7 t, trattori a 4 ruote con capacità di traino da 8 a 50 t e trasportatori elettrici a pianale in grado di caricare da 1,5 a 3 t. Quindi proponiamo un’ampia gamma che copre un range di capacità traino da 1500 kg a 50.000 kg attraversi numerosi prodotti che vanno a coprire diversi segmenti e taglie.

Perchè il manager della logistica dovrebbe affidarsi a Simai?

Siamo una società di ingegneria che offre consulenza altamente professionale, attraverso sopralluoghi che ci permettono di capire ed individuare la macchina migliore per la specifica applicazione e quindi mettere in campo soluzioni integrate logistiche ed ingegneristiche a seconda delle esigenze. Oltre alle proposte standard, esiste quindi un vasto mondo di macchine speciali create ad hoc per il cliente grazie ad un’ingegnerizzazione capace di realizzare soluzioni sartoriali. Le soluzioni sono mirate alla specifica applicazione, che si divide nei tre diversi settori a cui ci rivolgiamo. Quindi quello industriale, dall’utilizzo del trattore nella movimentazione dei materiali in organizzazioni lean production, ai trasporti pesanti o per il collegamento tra le differenti unità produttive o tra linee di produzione nello stesso stabilimento. Poi c’è il settore ferroviario, per cui sono stati storicamente realizzati progetti di macchine speciali, ed infine il settore aeroportuale per i servizi di cargo e baggage handling.

Come è cambiata Simai dopo l’acquisizione?

Con l’entrata di Toyota Material Handling Europe, il nostro obiettivo è aumentare i volumi dei prodotti in configurazione standard, ma offrendo sempre processi di customizzazione, una sorta di sartoria industriale del trattore. Lo scopo della nuova offerta è arrivare a proporre prodotti con base comune su ampia scala, a cui poi applicare customizzazione, se necessario. Simai è fiera di aver mantenuto una sua autonomia all’interno di una multinazionale, con tutto l’entusiasmo che l’ha sempre contraddistinta. Siamo felici del cambiamento che ci permette di espanderci ed accogliere maggiori volumi, ma al contempo salvaguardare la tradizione.

Quali cambiamenti ci saranno per supportare l’ampliamento?

Oltre al progetto di ampliare la sede, con la creazione di una moderna show room, entro il 2022 sarà ultimata la trasformazione del layout di produzione. Oggi stiamo attuando importanti investimenti in questo senso per innovare l’azienda che lavora a flusso e riuscire a raccogliere e gestire crescenti volumi, nel pieno rispetto della filosofia TPS (Toyota Production System). Del resto, soprattutto ora, abbiamo la possibilità di attingere direttamente dalla fonte metodi e organizzazione che ci porteranno ad organizzare l’azienda e operare in un contesto TPS. Inoltre, ci sono stati cambiamenti nell’immagine e comunicazione: è stato ristilizzato il logo, riprogettato il sito internet, aperte le pagine social e realizzati diversi gadget per comunicare la nuova identità di Simai, salvaguardandone la storia e la continuità.

Infine, quali i prossimi obiettivi e step?

Abbiamo l’obiettivo di aprirci a nuovi mercati, replicando i modelli speciali in altri segmenti, procedere ad una sempre maggiore internazionalizzazione con la creazione di una rete vendita estero, oltre che implementare quella italiana per una presenza ancora più capillare. Vogliamo inoltre aumentare la riconoscibilità del marchio ed accrescere la brand awareness, continuando ad investire in modo importante in termini di risorse e spazio. Andremo anche ad incrementare la possibilità di utilizzare il noleggio full service a breve o lungo periodo, una soluzione in costante crescita nel mondo delle macchine per la logistica.

I nuovi prodotti

Di recente, Simai ha presentato 4 nuovi modelli che appartengono al nuovo concetto di “family feeling”, in ottica di standardizzazione e riconoscibilità estetica del brand grazie ad un design frontale che accomuna i mezzi.

Il trattore elettrico a 4 ruote TE80 ha capacità di traino fino a 8 t, lungo 1.5 metri e largo 1 metro, nato dall’evoluzione del grande classico Simai TE70 sviluppato per il settore ferroviario. Il suo nuovo raggio volta è comparabile ad un tre ruote, ma garantisce ovviamente una stabilità superiore, equipaggia innovazioni tecnologiche, come nuovi inverter, nuovo quadro comandi e luci full LED.

Il trattore elettrico TE80XB è fratello del TE80, ma con posto guida avanzato e pedana di accesso ribassata per salire e scendere senza fatica, ideale quindi per servizi Lean. La batteria si trova fuori dalla cabina, quindi la sua sostituzione è più facile e veloce consentendo un utilizzo su più turni. La configurazione comporta un tetto basso, sotto 1.85 m, rendendo il TE80XB particolarmente adatto per lavorare nei tunnel del settore ospedaliero. L’idroguida di serie aumenta il confort di guida del conducente.

Il TE152 è un trattore a 4 ruote per il segmento mediano, in grado di trainare fino a 15 t. Si tratta di una nuova possibilità che copre esigenze intermedie e concretizza la volontà di maggiore versatilità, poiché le capacità di traino passano solitamente da 7 t per saltare a 25 t. Questo trattore è il primo “figlio” della sinergia tra Simai e Toyota Material Handling Europe, un’operazione di co-engineering in cui si trovano componentistiche già ampiamente collaudate nei carrelli elevatori della multinazionale.

Altra novità è il TE291, l’evoluzione del classico trattore aeroportuale da 25 t con aumentate capacità di traino, ora fino a 29 t, una nuova generazione di motori, una più avanzata elettronica ed una migliore gommatura per garantire maggiore performance, mantenendo però la stessa dimensione.

Un altro trattore su cui puntare i riflettori è invece un prodotto storico in casa Simai: il trattore elettrico a 3 ruote TTE30, nato per operare in ambienti logistici di tipo lean nel settore automotive, adatto alla consegna a bordo linea perché l’operatore può indifferentemente stare seduto o in piedi, a seconda delle esigenze.

 

 

 

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