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Cargo aereo: caduta dei noli a maggio

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Il mercato del trasporto aereo merci ha vissuto una battuta d’arresto significativa a maggio 2025, registrando il primo calo su base annua dopo oltre un anno di crescita.

La tariffa media spot globale è scesa del 4%, a $2,44/kg, stando ai dati Xeneta, segnalando una fase di incertezza legata soprattutto al clima geopolitico e ai cambiamenti tariffari internazionali. 

Nonostante i volumi siano aumentati del 6%, l’instabilità del commercio ha influito negativamente sulla redditività.

Spostamenti e redistribuzione

La fine dell’esenzione ‘de minimis’ negli Stati Uniti, avvenuta il 2 maggio, ha causato un calo dei volumi e generato eccesso di capacità: i vettori hanno iniziato a riorientare i flussi, spostando i voli da Cina verso altri paesi asiatici con dazi più bassi

Sebbene alcune rotte, come quella Cina–USA, abbiano mostrato segni di ripresa con tariffe risalite a $4,31/kg (+14% rispetto al minimo di maggio), si tratta più di un effetto frontloading legato alla scadenza della tregua tariffaria (9 luglio per la maggior parte dei paesi, 13 agosto per la Cina) che di un trend strutturale.

Mercato instabile, supply chain frammentate

Il fattore di carico dinamico globale è fermo al 57%, riflettendo voli meno pieni e pressione crescente sulle compagnie per chiudere rapidamente le trattative sui noli. 

Le catene logistiche, rese fragili da cambiamenti rapidi e regolamenti mutevoli, stanno alimentando un ricorso crescente al trasporto aereo anche per merci non abituali, alterando l’equilibrio tra modalità.

Outlook incerto

Senza segnali chiari di stabilizzazione, il comparto si muove in un equilibrio precario. 

Il trasporto marittimo, con tempi di pianificazione più lunghi, potrebbe anticipare tendenze future anche per il traffico aereo. Per ora, la volatilità rimane il tratto distintivo di un settore che “dà e prende”, come sintetizza efficacemente Xeneta.

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