Modulblok e Anima insieme nella battaglia per rendere iper-ammortizzabili le scaffalature autoportanti

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Mauro Savio, amministratore unico di Modublok

Ad agosto 2018 una improvvisa risoluzione dell’Agenzia delle Entrate eliminava questa tecnologia dall’ambito di applicazione degli incentivi 4.0. Grazie al lavoro svolto dall’associazione Aisem/Anima e dalle aziende da essa rappresentate, a febbraio 2019 una nuova disposizione legislativa ha rivalutato la questione: le scaffalature autoportanti sono a tutti gli effetti iper-ammortizzabili. Anche Modulblok ha contribuito affinché il legislatore definisse nei suoi contenuti, la legge di Bilancio 2019, ed i crismi dell’iper ammortamento, con riferimento specifico ai magazzini autoportanti. Infatti, la friulana Modulblok, con sedi a Pagnacco e ad Amaro, in provincia di Udine, è impegnata da tempo nella progettazione e realizzazione di magazzini industriali di diverse tipologie e dimensioni. La caratteristica peculiare dei magazzini autoportanti risiede nella particolare struttura del magazzino, ossia la scaffalatura asservita dagli impianti automatici di movimentazione, che costituisce, al contempo, parte del sistema costruttivo dell’intero fabbricato, progettata e realizzata per assolvere la funzione di struttura portante, a cui sono direttamente connessi gli elementi di copertura e di tamponatura, così da realizzare un vero e proprio edificio. L’Agenzia delle Entrate aveva valutato agevolabili in iper ammortamento le sole componenti impiantistiche dei magazzini autoportanti, ossia le componenti escluse dalla determinazione della rendita catastale, generando forti perplessità tra gli operatori. La Legge 12/2019, di conversione del Decreto semplificazioni, ha invece fornito un’interpretazione autentica di direzione opposta alla risoluzione dell’Agenzia: con l’articolo 3-quater, comma 4,  viene disposto che il costo agevolabile dei magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica, si intende comprensivo “anche del costo attribuibile alla scaffalatura asservita dagli impianti automatici di movimentazione, che costituisce, al contempo, parte del sistema costruttivo dell’intero fabbricato”. La norma conferma, infine, la rilevanza della scaffalatura ai fini della determinazione della rendita catastale, in quanto elemento costruttivo dell’intero fabbricato. La legge quindi, dà il via libera all’iper ammortamento anche sul costo della scaffalatura metallica pesante. Tutto ciò, grazie anche al fondamentale contributo di Anima (Federazione delle associazioni nazionali dell’industria meccanica varia ed affine), della quale Modulblok fa parte con la federata Aisem (Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione) «Ci abbiamo messo del nostro per arrivare a questo risultato, l’attenzione di Confindustria alla tematica è stata elevata – sottolinea Maurizio Santon, senior project manager di Modulblok e capo sezione di Aisem, divisione Cisi: -. Grazie alla nuova legge si fa chiarezza su un aspetto che precedentemente, sotto il profilo normativo, poteva dar luogo a qualche ambiguità. Ora, la misura tiene conto degli oneri della struttura portante (in iper ammortamento)». Una notizia positiva per l’intero settore. Modulblok produce un fatturato di circa 35 milioni di euro e conta su 150 addetti. Il suo know how tecnico, costantemente aggiornato nel corso degli anni, ha consentito alla società friulana di garantire al cliente soluzioni flessibili e su misura, un vero magazzino “intelligente”. «Con la nuova normativa – conclude Mauro Savio, amministratore unico di Modulblok – le aziende potranno rientrare di una parte, peraltro rilevante, dell’investimento legato ai magazzini. Un beneficio che potrà comportare riscontri “di peso” nell’economia delle aziende operanti nel nostro settore».

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