Il porto di Amburgo, uno dei principali terminal container di tutta Europa, ha iniziato il 2025 con risultati da primato nel traffico containerizzato, posizionandosi come l’unico tra i tre maggiori porti europei (Rotterdam, Anversa-Bruges e lo stesso Amburgo) a registrare una crescita significativa nei volumi.
Nel primo trimestre dell’anno, infatti, il porto tedesco ha movimentato 2 milioni di TEU, che corrispondono ad un aumento del +6,3% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Si tratta di una performance che si inserisce in un panorama complesso per il commercio internazionale, dove un’inaudita concentrazione di fattori come – tensioni geopolitiche, transizione energetica e dinamiche economiche globali – influenzano negativamente molti settori. Tuttavia, lo scalo di Amburgo sta dimostrando una buona capacità strategica nel diversificare i suoi flussi commerciali, il che gli ha permesso di mantenere un trend di crescita positivo.
Trend positivo fra difficoltà globali
Che si tratti di una prestazione di particolare rilievo lo testimonia l’andamento dei porti di Rotterdam e Anversa-Bruges, i quali hanno registrato stagnazioni o, addirittura, cali nei volumi containerizzati; al contrario, il porto di Amburgo ha visto crescere anche il suo traffico marittimo complessivo, con 28,3 milioni di tonnellate movimentate (+3,1% rispetto al primo trimestre 2024).
Numeri che risultano particolarmente rilevanti nel contesto attuale, segnato da una generalizzata instabilità dei mercati globali. Le già citate tensioni geopolitiche, l’inflazione e le politiche commerciali di alcuni Paesi hanno portato a fluttuazioni nei traffici marittimi, ma Amburgo è riuscito a mantenere un equilibrio tra le diverse tipologie di merci e mercati, garantendosi una posizione solida nel settore.
Il ruolo chiave dell’Asia e delle nuove rotte
Uno dei fattori determinanti della crescita di Amburgo è stato il rafforzamento dei rapporti commerciali con i Paesi asiatici, in particolare con la Cina e con l’India.
La Cina, da sempre il principale partner commerciale del porto tedesco, ha mostrato segni di ripresa nel primo trimestre, con un aumento dell’11,3% nei volumi containerizzati, raggiungendo 597.000 TEU, risultato della stabilizzazione della produzione industriale cinese e della crescente domanda di esportazioni europee.
La vera sorpresa del trimestre è stata la crescita del 39,6% nei traffici con l’India, grazie all’introduzione di nuove rotte di linea che hanno favorito l’espansione dei commerci con questo mercato emergente. In totale, Amburgo ha movimentato 60.000 TEU con l’India, segnando un notevole sviluppo nelle relazioni marittime tra i due Paesi.
Anche la Malesia ha registrato una crescita impressionante, +50,6%, arrivando a 54.000 TEU movimentati, dato che conferma il crescente interesse per le rotte del Sud-est asiatico e la capacità del porto di intercettare nuove opportunità di traffico.
Effetti delle politiche commerciali statunitensi
Contemporaneamente alla crescita sui mercati asiatici, il commercio con gli Stati Uniti ha subito un duro colpo, con una contrazione del 19%, pari a 145.000 TEU movimentati.
Secondo gli analisti, questa flessione è strettamente legata alle politiche protezionistiche introdotte dall’Amministrazione Trump, che hanno influenzato le importazioni ed esportazioni tra Europa e USA. Le nuove barriere tariffarie e le strategie di reshoring di alcune industrie statunitensi hanno ridotto la necessità di trasportare merci via mare, con conseguenze dirette sui volumi gestiti dal porto di Amburgo.
Il boom del transhipment e delle merci liquide
Oltre che nella movimentazione dei container convenzionali, il porto ha registrato una crescita importante in altri segmenti, primi fra tutti il transhipment e le merci liquide.
Il transhipment, ossia il trasbordo tra navi, ha segnato un aumento del 15,3%, raggiungendo i 723.000 TEU nel primo trimestre. Il risultato è legato alla riorganizzazione delle alleanze tra compagnie di navigazione, che hanno eletto Amburgo come punto di smistamento per i traffici internazionali in misura maggiore che in passato.
Per quanto riguarda le merci liquide, vale a dire il trasporto di liquidi come prodotti chimici e petrolchimici, è aumentato del 23,6%, in conseguenza ad una crescente domanda di questo segmento nel commercio globale.
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Il retroporto e il ruolo strategico delle ferrovie
Amburgo non è solo un porto marittimo, ma anche un centro logistico integrato che punta su intermodalità e connessioni efficienti. Nel primo trimestre 2025, il traffico containerizzato verso l’entroterra è cresciuto dell’1,8%, arrivando a 1,3 milioni di TEU.
Questo trend ha favorito in particolare il trasporto ferroviario, che ha movimentato 645.000 TEU (+0,7%), dimostrando come la rete ferroviaria rappresenti una soluzione strategica per la logistica a lungo raggio.
Grazie agli investimenti infrastrutturali, Amburgo sta rafforzando la sua posizione come hub multimodale, rendendo il trasporto merci più efficiente e sostenibile.