L’ultima evoluzione nella complessa battaglia legale sui dazi imposti dal presidente Donald Trump ha riportato in primo piano il dibattito sull’autorità presidenziale in materia di commercio.
Sebbene la Corte per il commercio internazionale abbia dichiarato illegittime le tariffe introdotte contro diversi partner commerciali degli Stati Uniti, l’intervento della Corte Federale d’Appello ha temporaneamente sospeso la loro eliminazione, lasciandoli ancora in vigore.
A prescindere dalla sua conclusione, la vicenda apre nuovi scenari sia sul piano politico che economico, con implicazioni per gli importatori e le relazioni commerciali globali.
Perché alcuni dazi sono stati dichiarati illegittimi?
Come riportato dalla Corte per il commercio internazionale, la base giuridica su cui si fondano le cosiddette “tariffe reciproche” introdotte il 2 aprile è il fulcro della disputa.
Trump aveva giustificato questi dazi invocando l’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), una legge del 1977 che consente al presidente di adottare misure economiche straordinarie in caso di emergenza nazionale. Tuttavia, la Corte ha stabilito che il deficit commerciale statunitense non costituisce un’emergenza e che il presidente ha ecceduto i suoi poteri, invadendo quelli del Congresso, a cui spettano le decisioni in materia di tariffe.
Secondo quanto riportato dalla stampa statunitense, la sentenza riguarda principalmente le tariffe introdotte su Canada, Messico, Cina ed Europa, mentre altre categorie di dazi – come quelle su automobili e acciaio – restano escluse dal pronunciamento. Esse, infatti, non sono state considerate illegittime poiché imposti per motivi di sicurezza nazionale, basati sulla Sezione 232 (che giustifica le tariffe sull’acciaio e le automobili) e sulla Sezione 301, utilizzata per contrastare pratiche commerciali scorrette della Cina e rafforzata già dall’amministrazione Biden.
Perché i dazi non sono stati eliminati?
Nonostante il pronunciamento della Corte per il commercio internazionale, la Casa Bianca ha reagito rapidamente presentando ricorso alla Corte Federale d’Appello, ottenendo una sospensione dell’ordine di eliminazione delle tariffe. Come affermato dagli esperti legali, la decisione significa che i dazi rimarranno in vigore fino alla conclusione dell’iter giudiziario.
Se la Corte d’Appello confermerà l’illegittimità dei dazi, la loro eliminazione sarà definitiva e gli Stati Uniti dovranno rimborsare le somme versate dagli importatori, comprensive di interessi.
Come sottolineato dalla stampa economica internazionale, la battaglia legale potrebbe protrarsi fino alla Corte Suprema, alimentando ulteriore incertezza tra le aziende e gli operatori della logistica, che devono fare i conti con troppe variabili imprevedibili nelle strategie commerciali.
Gli scenari futuri: cosa succederà ai dazi?
Lo sviluppo della controversia legale potrebbe portare a due scenari principali.
Da una parte, la conferma dell’illegittimità dei dazi qualora la Corte d’Appello e, successivamente, la Corte Suprema dovessero confermare la sentenza del tribunale del commercio internazionale; in tal caso, gli Stati Uniti sarebbero costretti a eliminare definitivamente le tariffe contestate e a rimborsare le somme raccolte. Un risultato che certamente indebolirebbe di molto la strategia protezionista di Trump e che potrebbe spingere governi e imprese a negoziare in condizioni più favorevoli.
Dall’altra parte, l’accoglimento del ricorso della Casa Bianca: se il ricorso della Casa Bianca venisse accolto, i dazi rimarrebbero in vigore, con la possibilità che vengano riproposti sotto altre basi legali. Come indicato da alcuni analisti, Trump potrebbe ricorrere a strumenti legislativi come la Sezione 232 per motivazioni di sicurezza nazionale o la Sezione 301 per pratiche commerciali scorrette.
Sebbene questi percorsi richiedano tempi più lunghi e complesse indagini governative, l’impatto sulle relazioni commerciali globali potrebbe rimanere sostanzialmente invariato.
Come riportato da diverse testate economiche, le imprese esportatrici e gli importatori stanno già adattando le loro politiche di prezzo e rinegoziando contratti a breve termine, in attesa di un chiarimento definitivo sul destino dei dazi imposti da Trump.
Indipendentemente dall’esito della battaglia legale, il mondo del commercio globale dovrà affrontare un lungo periodo di instabilità, nel quale le decisioni giuridiche continueranno a influenzare i mercati e gli equilibri economici tra le potenze mondiali.