Il porto di Ancona è 4.0

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Con il collaudo tramite smartphone del sistema di controllo delle acque della vasca di colmata, il porto di Ancona ha raggiunto una nuova tappa del suo percorso di automazione verso una dimensione 4.0.

E’ stata infatti messa a punto un’apposita applicazione per il monitoraggio, la gestione e il controllo della vasca di colmata, attivabile da remoto attraverso la rete internet, che consente di controllare   i livelli delle acque e il monitoraggio di tutti di tutti i parametri richiesti dal CNR – ISMAR (consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di scienze Marine).

E’ possibile gestire i livelli e scaricare le acque in mare della vasca di colmata quando si verificano le condizioni prefissate di livello massimo raggiunto e livello di marea inferiore al livello della paratoia. Le acque passano attraverso dei filtri per depurarle dagli inquinanti mentre viene monitorato e verificato il rispetto dei parametri inquinanti rientranti nelle specifiche fissate per legge e controllate dal CNR-ISMAR. Per ottenere questo, sono stati integrati alcuni dispositivi quali le centraline e i sensori – che rilevano le condizioni e lo stato delle paratie, i livelli della vasca ed il livello del mare – ed i selettori dei motori che azionano i comandi in funzione delle condizioni richieste e del raggiungimento dei livelli desiderati. L’attivazione è resa possibile a distanza tramite la rete mobile 4G di controllo.

Il Presidente dell’Autorità di Sistema Rodolfo Giampieri ha dichiarato: “Questo progetto rientra nella strategia del sistema portuale improntata all’innovazione tecnologica ed alla sostenibilità. Le applicazioni tecnologiche alle opere di dragaggio costituiscono un notevole valore aggiunto in termini di risparmio di risorse e trasparenza nella gestione dei lavori. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale ha saputo aggregare le massime competenze scientifiche e tecnologiche del territorio per assicurare sostenibilità ed efficacia ad un’opera strategica come i dragaggi, che sono il tema prioritario da affrontare in tutti i porti amministrati. Un esempio replicabile che siamo pronti a mettere a disposizione della portualità.”

 

 

 

 

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