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La sfida logistica del quick commerce: una nuova frontiera per il B2B

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Negli ultimi anni, la logistica ha subito un’evoluzione profonda sotto la spinta dell’e-commerce, ma oggi, l’ascesa del quick commerce (q-commerce) impone una nuova ridefinizione dei propri standard operativi. Se l’e-commerce ha spostato l’equilibrio dal business-to-business al business-to-consumer, il quick commerce porta questa logica all’estremo, promettendo consegne in meno di un’ora, spesso nell’arco di 10-30 minuti. Si tratta di una trasformazione che non riguarda solo il consumatore finale, ma che coinvolge l’intero ecosistema logistico B2B.

Quick commerce: un mercato in crescita

Secondo una recente analisi di McKinsey, il mercato globale del quick commerce ha superato i 47 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita media annua prevista del 17% fino al 2028. In Europa, i principali centri urbani – tra cui Milano, Berlino, Parigi e Madrid – stanno diventando hub strategici per lo sviluppo di modelli logistici ad altissima velocità. Questo scenario pone nuove sfide e opportunità per gli operatori logistici B2B, chiamati a ripensare i propri processi per supportare clienti retail sempre più orientati a esperienze di acquisto istantanee.

Nel quick commerce, il fulcro è rappresentato da una logistica di prossimità altamente efficiente. I tradizionali centri di distribuzione lasciano spazio a una rete di micro-fulfillment center urbani, localizzati in modo strategico per garantire consegne ultra-rapide su scala locale. Questi hub, spesso di piccole dimensioni ma altamente automatizzati, impongono una gestione delle scorte estremamente precisa in ambienti a spazio limitato. In questo contesto, la rapidità operativa, dalla ricezione dell’ordine alla consegna, non è più un vantaggio competitivo ma una condizione necessaria per restare sul mercato.

Il ruolo della tecnologia

La tecnologia gioca un ruolo determinante in questa evoluzione. Le aziende logistiche sono chiamate a dotarsi di sistemi WMS (Warehouse Management System) e TMS (Transport Management System) di nuova generazione, capaci di orchestrare processi ad alta intensità operativa con finestre temporali ridottissime. L’integrazione di intelligenza artificiale e machine learning diventa essenziale per prevedere la domanda in modo dinamico e adattare le operazioni in tempo reale. Inoltre, l’approccio omnicanale richiede una completa sincronizzazione tra i canali digitali e fisici, con una visibilità completa della catena logistica fino al cliente finale.

Per gli operatori B2B, questa trasformazione comporta un ripensamento anche a livello strategico. Le aziende devono valutare investimenti in reti di micro-hub urbani, in proprietà o in collaborazione con operatori locali, per garantire copertura capillare in aree ad alta densità di domanda. Inoltre, è necessaria una revisione dei modelli contrattuali, con l’introduzione di Service Level Agreement (SLA) più stringenti, che riflettano le nuove aspettative in termini di tempi e precisione di consegna. Diventa sempre più importante offrire servizi logistici a valore aggiunto, come la consegna a temperatura controllata, la gestione dei resi in tempo reale o il supporto alla personalizzazione dell’esperienza utente.

Decarbonizzazione per il trasporto urbano

A queste sfide si aggiunge un ulteriore elemento: la sostenibilità. L’incremento del numero di spedizioni e la pressione sui tempi di consegna rischiano di compromettere gli obiettivi ambientali, con un aumento delle emissioni legate al trasporto urbano. In risposta, le aziende più innovative stanno sperimentando l’uso di veicoli elettrici, cargo bike e sistemi di delivery collettiva, che consentano di conciliare l’efficienza operativa con la riduzione dell’impatto ambientale.

In conclusione, il quick commerce non è una moda passeggera, ma una trasformazione strutturale destinata a ridefinire le logiche della supply chain, anche in ambito B2B. Gli operatori che sapranno anticipare queste evoluzioni, investendo in tecnologie intelligenti, modelli operativi agili e sostenibili e nuove forme di collaborazione, potranno posizionarsi come partner strategici nella logistica del futuro. In un mercato che premia la velocità, l’affidabilità e la capacità di adattamento, la posta in gioco è alta – ma le opportunità lo sono ancora di più.

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