Shipping, gli ordini di nuove navi (cinesi) continuano a crescere

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Il settore dello shipping containerizzato sta vivendo una nuova fase espansiva, con un’impennata negli ordini di navi portacontainer da parte di compagnie storicamente consolidate e di nuovi attori.

Nonostante la persistente sovraccapacità globale, le flotte continuano ad ampliarsi, segno forse di una fiducia rinnovata nei volumi futuri o piuttosto dell’esigenza di dover far fronte a sempre nuove instabilità su più fronti – oltre che di una corsa alla modernizzazione tecnologica.

Un aspetto che può sembrare solo curioso, ma che in effetti è significativo, risiede nel fatto che la maggior parte dei nuovi ordini è stato effettuato presso cantieri cinesi, controintuitivamente a quanto l’introduzione dei dazi statunitensi sugli attracchi di navi fabbricate in Cina nei propri porti farebbe pensare.

Indubbiamente il know how e la competitività degli shipyard asiatici non può essere rimpiazzata da un giorno all’altro, ma si potrebbe anche leggere, in ottica temporale più lunga – vista la vita media di una portacontainer – una tendenza a ritenere trascurabili i provvedimenti di Washington sul commercio mondiale – come a dire che forse non bisogna più dare per scontato che siano quelle attuali le rotte vitali per i grandi carrier.

Nuovi TEU, ma anche nuove motorizzazioni

Yang Ming, uno dei principali carrier asiatici, ha recentemente commissionato sette nuove navi da 15.900 TEU al cantiere coreano Hanwha Ocean. Si tratta di unità che saranno predisposte per l’uso di ammoniaca come carburante e dotate di propulsione dual-fuel LNG, costituendo così un upgrade strategico anche dal punto di vista della sostenibilità e della tecnologia. 

In più, queste navi apportano 900 TEU oltre ai piani precedentemente resi noti dalla compagnia cinese. 

Le consegne sono previste tra il 2028 e il 2029, alle quali si aggiungono cinque navi da 15.500 TEU già in ordine, attese a partire dal 2026.

Eastern Pacific, operatore non direttamente attivo nella gestione delle navi, ha affidato alle cinesi Hengli Heavy Industries la costruzione di quattro unità da 6.000 TEU, con opzione per altre quattro. Le consegne sono previste tra la fine del 2027 e il 2028.

Minerva Shipping ha confermato due ulteriori navi da 1.800 TEU con Yangzijiang Shipbuilding, portando il totale a quattro, mentre altre due saranno costruite da Huanghai Shipbuilding – sempre cantieri di nazionalità cinese.

Anche Chartworld ha trasformato quella che era una lettera d’intenti in un ordine concreto per due navi da 3.100 TEU presso SUMEC Marine, con opzione per altre due. HD Korea Shipbuilding ha annunciato quattro nuove unità per il cantiere HD Hyundai Samho, probabilmente da 8.000–9.000 TEU, con consegna nel terzo trimestre del 2028.

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