Container, porti e volumi, l’andamento dello Shipping ad ottobre 2025

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A fine ottobre 2025 sono stati resi noti gli andamenti di svariati indici sul trasporto marittimo mondiale: si tratta deI Drewry Global Container Port Throughput Index, con elaborazione dei dati estivi di traffico nei porti mondiali, del Drewry World Container Index, aggiornato invece settimanalmente, e del Baltic Exchange Dry Index.

In generale, dall’incrocio dei tre indici si evince una situazione del trasporto marittimo ondivaga, che rispecchia i contraccolpi dello scenario internazionale del commercio e delle relazioni geopolitiche.

Volumi containerizzati nei porti 

Il traffico containerizzato nei porti mondiali ha mostrato – dati di agosto 2025 – un incremento dell’1,3% su base mensile e del 5,1% su base annua. A registrarne l’andamento è il Drewry Global Container Port Throughput Index, che fissa nel 2019 la base utilizzata a metro di paragone per misurare il ‘benessere’ degli scambi portuali. 

Nonostante il rallentamento del tasso di crescita su 12 mesi, sceso al 5,9%, la performance da inizio anno ha superato le aspettative, portando Drewry a rivedere al rialzo la previsione annuale del 4,7%.

La crescita è trainata principalmente dalla regione Medio Oriente-Asia meridionale (+8,1% Year-To-Date), seguita dall’Europa (+6,6% YTD). 

In Cina, il traffico ha fatto registrare nuovi record: Shanghai ha superato i 5 milioni di TEU (+8,8% mese su mese, +11,5% anno su anno), mentre Ningbo ha oltrepassato i 4 milioni di TEU (+12,3% mese su mese, +11,3% anno su anno). Il previsto rallentamento dovuto ai dazi USA non si è ancora concretizzato, con la scadenza posticipata al 10 novembre.

In Nord America, l’indice è salito dello 0,4% su base mensile, ma i porti di Los Angeles e Long Beach hanno iniziato a rallentare: –6% e –4,5% rispettivamente. In Europa, l’indice ha perso il 4,1% mensile, pur restando positivo su base annua (+4,9%).

Port Said East ha mantenuto una crescita robusta (+58,1% annuale), mentre altri scali mediterranei come Algeciras, Pireo e Ashdod hanno registrato cali significativi – i primi due per i mancati transiti da Suez, l’ultimo per il conflitto Israele-Hamas.

Baltic Dry Index: rimbalzo dopo cinque giorni di calo

Il Baltic Exchange Dry Index ha interrotto una striscia negativa di cinque giorni, salendo dell’0,6% a quota 1.961 punti, grazie al recupero delle tariffe per le navi capesize. Queste ultime, impiegate nel trasporto di carichi pesanti come minerale di ferro e carbone, hanno visto il proprio indice salire del 2,1% a 2.843 punti, con guadagni giornalieri medi aumentati di 491 dollari, raggiungendo i 23.580 dollari.

Il rialzo è stato sostenuto anche dall’ottimismo sui mercati delle materie prime, in particolare il minerale di ferro, i cui futures hanno registrato tre sessioni consecutive di crescita, toccando il massimo delle ultime due settimane. Questo trend è legato alle prospettive di accordi commerciali tra Stati Uniti, Corea del Sud e Cina.

Al contrario, le navi panamax e supramax hanno mostrato una certa debolezza: l’indice panamax è sceso dell’1% a 1.885 punti, con guadagni medi giornalieri in calo a 16.962 dollari. Anche l’indice supramax ha perso terreno, scendendo a 1.342 punti.

Drewry WCI: tariffe spot in risalita, ma il trend resta fragile

Il Drewry World Container Index ha registrato un aumento del 4% nella settimana del 30 ottobre, raggiungendo i 1.822 dollari per container da 40 piedi. È la terza settimana consecutiva di crescita, dopo un lungo periodo di 17 settimane di calo. 

Le tariffe spot da Shanghai verso gli Stati Uniti sono aumentate: +6% verso Los Angeles (2.438 $) e +4% verso New York (3.568 $). Anche le rotte europee hanno visto rialzi: +3% verso Rotterdam (1.795 $) e +5% verso Genova (1.955 $).

Questi aumenti sono attribuiti all’introduzione dei General Rate Increases (GRIs) e delle nuove tariffe FAK (Freight All Kinds) previste dal 1° novembre, in vista della stagione di negoziazione dei contratti annuali. Tuttavia, Drewry avverte che il trend potrebbe essere di breve durata: il bilanciamento tra domanda e offerta è destinato a indebolirsi nei prossimi trimestri, con conseguente contrazione delle tariffe spot.

Ottobre 2025 si chiude con uno scenario complesso per lo shipping containerizzato: i porti mostrano dinamiche regionali contrastanti, il Baltic Index rimbalza grazie alle capesize, e il WCI registra una ripresa fragile. Le tensioni commerciali e le manovre tariffarie restano fattori dal fortissimo influsso sull’evoluzione del settore.

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