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Il cargo da 18mila container

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Maersk1È già in navigazione la prima portacontainer della classe Triple-E Maersk che secondo i piani dovrà contare su altre 19 gemelle entro il 2015. La nave (400 metri di lunghezza, 60 di larghezza e 15 di pescaggio), costruita dai cantieri coreani Daewoo, poco più grande della precedente classe Emma Marsk stabilisce tuttavia un eccezionale record di portata con i suoi 18mila container da 24 piedi che svettano sul ponte, a pieno carico, per 25 metri. Con gigantesche camere di zavorra che, riempiendosi o svuotandosi d’acqua, tengono in equilibrio la nave sulla linea di galleggiamento man mano che le gantry crane aggiungono o tolgono container nei più grandi porti di transhipment del mondo, la nuova Triple-E (il termine racchiude tre concetti: Economy of scale, Energy efficient, Environmentally improved; economia di scala, efficienza energetica, rispetto dell’ambiente) ha due motori da 40mila CV ciascuno, equipaggiati con un sistema di recupero del calore che riduce le emissioni di CO2 e il consumo di carburante. Può così navigare a 20 nodi circa coprendo l’itinerario Shanghai-Rotterdam in 34 giorni, 9 dei quali in genere necessari per attraversare il Canale di Suez a una tariffa che, nel caso di queste megacontainer, si avvicina agli 800mila Us$. La nave ha una sorta di spina dorsale rigida, mentre tutto il resto dello scafo è costruito con un acciaio che mostra una certa flessibilità al movimento ondoso per smorzarne la forza dirompente in caso di acque molto agitate. Navi come queste, Post-Panamax per eccellenza, non in grado cioè di attraversare il Canale di Panama attuale per via delle loro enormi dimensioni, possono invece attraccare senza problemi alle banchine di porti come quello cinese di Yangshan, realizzato su un’isola in parte artificiale posta al largo di Shanghai e collegata alla terraferma da un ponte a sei corsie per ogni senso di marcia lungo oltre 30 km.

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