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Cabotaggio abusivo: i controlli si fanno più serrati

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Le operazioni di contrasto al cabotaggio abusivo hanno preso il via: ad annunciarlo con grande soddisfazione Assotrasporti e Azione nel Trasporto italiano, che da lungo tempo chiedevano controlli più serrati per i vettori stranieri. Delle verifiche, quelle che saranno effettuate dalla Polizia stradale, mirate alla verifica del rispetto dei tempi di guida, all’efficienza dei veicoli e allo status psico-fisico dei conducenti, oltre ovviamente al controllo della condizione di regolarità del viaggio in regime di cabotaggio regolare.

“Le aziende di trasporto italiane sono stanche di essere considerate veri e propri bancomat a vantaggio delle targhe estere – hanno commentato le associazioni in un comunicato ufficiale – Solo attraverso controlli equi, i quali devono necessariamente comprendere i vettori stranieri, si potranno salvare le aziende nazionali e garantire entrate nelle casse dello Stato, indispensabili per coprire i costi sociali ed i costi di manutenzione delle strade, senza incidere indiscriminatamente su tutti i cittadini”.

Ma la battaglia di Assotrasporti non ha intenzione di fermarsi sugli allori del nuovo successo: “Ora sollecitiamo il Governo a costituire un tavolo di lavoro comune tra Associazioni e Forze dell’Ordine con l’obiettivo di rivedere le strategie sui controlli e formulare apposite istruzioni per i controlli da effettuare sulla documentazione, attuando una formazione efficiente ed efficace per la lotta al dumping sociale ed al cabotaggio irregolare”. Una risposta, quella attesa dal Governo, che Assotrasporti ha definito “Più che mai necessaria, soprattutto alla luce della presa di posizione del mondo politico italiano e comunitario”. D’altra parte la proposta presentata dall’associazione si inserisce nelle raccomandazioni della Commissione Europea volte all’adozione di un’interpretazione coerente della normativa riguardante i controlli, nell’ottica della creazione di uno spazio unico europeo.

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