Le PMI che intendono sbarcare su mercati esteri possono aggregarsi per godere così di una serie di agevolazioni fiscali e contributi a fondo perduto, la cui regolamentazione fa capo alla Legge 134/2012 relativa ai Consorzi per l’internazionalizzazione. Le attività svolte riguardano la diffusione internazionale di prodotti e servizi ma anche collaborazioni e partenariato con aziende estere. Le modalità per la costituzione del Consorzio sono dettate dagli artt. 2602 e 2612 c.c ma è possibile anche crearlo come società consortile, società cooperativa da piccola media impresa di tipo industriale, società artigiane, turistiche, di servizi e agroalimentari con sede in Italia. I contributi ottenibili possono arrivare sino al 50% delle spese sostenute per progetti di internazionalizzazione a fondo perduto, con spese finanziabili comprese tra 50.000 e 400.000 euro. Il progetto deve coinvolgere un minimo cinque PMI che opera nel medesimo settore o filiera e provenienti da almeno tre regioni diverse.
Il trasporto marittimo ridistribuisce i flussi globali: sale la domanda, stagnano le tariffe e la Cina spedisce in America Latina
Due indagini, a firma MSI e Drewry, rivelano l’andamento della domanda di