Brexit, accelera la definizione delle dogane, ma porti e autostrade britanniche sono sull’attenti

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È stata accolta positivamente la nuova legislazione sulla pianificazione della Brexit, ma per la British Port Association rimane ancora molto da fare

L’incubo del settore logistico britannico è uno: arrivare alla piena operatività della Brexit senza un piano d’azione definito. Confini ormai da anni solo formali, dogane non più esistenti se non nella mente dei nostalgici e regolamentazioni per qualsiasi merce in ingresso ed uscita, oltre che sui lavoratori comunitari e non, sono tutti punti chiave per il futuro dell’economia britannica.

Londra ha da poco introdotto una nuova legislazione mirata ad aggirare sostanzialmente i tradizionali percorsi di pianificazione per tutte queste regolamentazioni, in maniera da snellirne i processi ed arrivare ad un risultato il prima possibile.

Per diverse associazioni di settore si tratta di una mossa necessaria ma non ancora sufficiente.

British Port Association: il 2021 è dietro l’angolo

La BPA, la British Port Association, che rappresenta circa l’86% dei traffici marittimi britannici, annoverando al suo interno i maggiori terminal roll-on e roll-off del Regno Unito, ha dato il benvenuto alla legislazione varata per velocizzare la pianificazione di tutti quegli aspetti della Brexit che sono in sospeso riguardo i confini.

Tuttavia, per considerare «i cancelli dello UK» pronti ad aprirsi verso l’Europa occorre come minimo un ‘lancio rapido’, così lo ha definito Richard Ballantyne, chief executive di BPA, della stessa legislazione.

Il porto di Dover

Brexit, una legislazione sulle merci in transito è ancora incompiuta

La definizione di confini, dogane e misure relative al transito di merci e persone è fondamentale per tutta l’industria dei trasporti e della logistica britannica.

Ciò che la BPA auspica è che la discussione in merito a questi argomenti venga portata ai piani alti dei rispettivi settori, in modo da essere pronti al termine del periodo di transizione.

A pensarla allo stesso modo è la Road Haulage Association, che, assieme a diversi leader dell’industria logistica dello UK, ha richiesto un incontro sulla Brexit al Governo, proprio per via della lentezza con cui le concertazioni vengono portate avanti da Downing Street.

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