BRT: una logistica capillare, sostenibile e innovativa

Condividi

“Roma caput mundi”. Con queste parole, Stefania Pezzetti – nuova CEO di BRT – ha celebrato, martedì 28 novembre 2023, un importante traguardo di Geopost. È proprio nella capitale, infatti, che è stato inaugurato il 100milesimo point per l’Out Of Home dell’importante gruppo internazionale, leader mondiale nel trasporto.

BRT, che dal 2017 fa parte di Geopost, (già DPDgroup fino al marzo del 2023), ha fatto gli onori di casa, durante una simbolica cerimonia a cui hanno preso parte diversi esponenti del Gruppo e Alberto Luisi, fondatore e ideatore di Fermopoint S.r.l.

L’occasione ha rappresentato un momento di condivisione dei risultati ottenuti negli ultimi anni, grazie alla capillarità di un servizio che, a livello europeo, conta un’importante presenza sul territorio. Sono 18mila i punti di ritiro e consegna in Francia, 24mila in Polonia, 10mila nel Regno Unito e 8mila in Germania, a dimostrazione del fatto che, oggi, l’Out Of Home rappresenta una delle opzioni maggiormente richieste dal consumatore, confermandosi un prezioso alleato non solo dell’utente finale ma anche della stessa filiera.

La capillarità della rete, un beneficio condiviso

La possibilità di utilizzare più canali distributivi favorisce gli scambi economici, con un beneficio per tutto l’indotto. Ma qual è il segreto di tanto successo? Saper carpire i bisogni del mercato, allineandosi alle richieste.  Capillarità della rete, innovazione e sostenibilità sono i tre Pillar su cui si regge la mission del gruppo, per soddisfare un cliente sempre più attento ed esigente.

Partiamo proprio dal primo, la capillarità. Grazie al servizio Out of Home, all’acquirente viene offerta la massima libertà in termini di tempo e luogo. Allo stesso tempo, però, le imprese incrementano il numero di vendite, e i punti di ritiro (ovvero i negozi di prossimità) diventano preziosi abilitatori, traendo quindi un beneficio dal servizio offerto, grazie alla pubblicità indiretta.

Alberto Luisi, CEO di Fermopoint

Come ha infatti evidenziato il CEO di Fermopoint, Alberto Luisi, il 30% degli utilizzatori diventa, successivamente, cliente del negozio de quo. E questo è, indubbiamente, un vantaggio per l’intero scenario commerciale, in un momento storico in cui, da più parti, l’e-commerce viene spesso demonizzato.

Non dimentichiamo, poi, la questione delle piattaforme C2C, una nuova modalità operativa del commercio che sta registrando una rapida crescita, nell’ultimo periodo. Come ha ricordato la CEO di BRT, i dati emersi dall’e-shopper Barometer 2022 di Geopost confermano l’importanza delle piattaforme C2C per vendere e acquistare, con una percentuale di utilizzo pari al 70% del totale utenti.

Cresce il ricorso all’Out of Home

Sempre secondo la medesima suddetta fonte, analizzando le 25mila interviste raccolte in 22 Paesi risulta che i numeri della consegna fuori casa siano in salita, sebbene quella a domicilio resti comunque l’opzione preferita, a fronte di una leggera flessione delle preferenze. In ogni caso, avere a disposizione più opzioni di consegna rappresenta, per gli e-shoppers, un elemento cruciale che influenza la scelta.

Si preferisce l’Out Of Home per ragioni di flessibilità ma anche per motivazioni economiche. Il consumatore, quindi, potrà ricevere l’acquisto quando non è a casa, ritirando il pacco presso un punto tra quelli disponibili, presso un negozio o anche in uno degli smart-locker. Ai 7.900 punti di ritiro BRT-fermopoint si sono infatti aggiunti gli armadietti self-service automatizzati.

Sono collocati nelle maggiori città italiane ed entro fine 2023 il loro numero dovrebbero aumentare, con l’installazione di ulteriori 150 “celle” – mentre si programma un sostanzioso piano di sviluppo per gli anni a seguire. Dunque, con una crescita del 3 e del 4 per cento, nel 2022, smart-locker iniziano a ritagliarsi uno spazio sempre maggiore nelle preferenze dell’utente finale, rappresentando, rispettivamente, quasi il 23 e il 24 per cento delle scelte. Non male, indubbiamente, ma si può fare di più e BRT punta a questo.

La trasformazione digitale e l’aspetto green, due preziosi Pillar

Stefania Pezzetti, CEO di BRT

Oggi, il numero di consumatori digitali ha raggiunto i 33 milioni – cifra che, al netto di anziani e bambini, rappresenta quindi la quasi totalità della popolazione. Questa trasformazione delle preferenze, a cui stiamo assistendo, ha bisogno del supporto di un nuovo modus operandi, moderno e innovativo. Lo sa bene BRT che, nel mese di novembre 2023, ha lanciato la Digital Parcel Label, offrendo al cliente un ulteriore e nuovo servizio che, al pari della consegna fuori casa, semplifica la vita, con risparmio di tempo e carta.

Il cliente di oggi, allo stesso tempo, ha maturato (o sta maturando) anche una coscienza sostenibile. È questo il motivo per cui BRT deve, necessariamente, puntare al rispetto degli aspetti green. La CEO Pezzetti ha ribadito, con fermezza, che non si tratta solo di una scelta aziendale: è una richiesta del mercato. E, con l’Out of Home, è possibile allinearsi anche ai principi di sostenibilità ambientale, con una minore movimentazione di mezzi sul territorio che favorisce un risparmio di emissioni dannose e una maggiore vivibilità nelle grandi città.

BRT oggi utilizza già 1.300 mezzi a basse emissioni e si sta adeguando anche da un punto di visa immobiliare: la nuova filiale di Stezzano, in provincia di Bergamo, è stata infatti pensata e progettata per minimizzare l’impatto ambientale, grazie a un impianto fotovoltaico da 130 kw, 17 impianti intelligenti per la ricarica di mezzi elettrici e una flotta green composta da diversi veicoli a emissioni ridotte. 

Perché BRT ha un obiettivo ben preciso: raggiungere, prima del tempo, il target Net Zero. Il 2040 pur apparendo lontano è, di fatto, dietro l’angolo. E BRT deve, allora, andare veloce, per raggiungere la sua nuova meta.

Marianna Capasso

Ti potrebbero interessare