Il trasporto aereo merci ha registrato una crescita sorprendente nel mese di ottobre 2025, con un aumento del 4% su base annua a livello globale. Questo dato ha superato le previsioni degli analisti, che si erano attenuti a più prudenti stime di crescita comprese tra il 3% e il 4% per l’intero anno.
A rendere più significativo il dato, va ricordato che la ripresa è avvenuta nonostante le difficoltà legate all’aumento dei dazi doganali e al divieto statunitense sul regime “de minimis”, che hanno rallentato le importazioni anticipate che tipicamente precedevano i picchi stagionali della domanda.
Secondo Xeneta, il mercato sta iniziando a favorire maggiormente i mittenti, con una pressione al ribasso sui tassi di trasporto: a dimostrarlo sarebbe la discesa del 3% dei tassi spot, a 2,58 dollari per kg, mentre quelli contrattuali, più stabili nel tempo, sono calati dell’8% a 2,31 $/kg, rimarcando una maggiore cautela da parte di spedizionieri e vettori.
Andamenti regionali: luci e ombre
Non dovunque il trasporto cargo aereo ha di che brindare: sulle rotte Europa–Nord America, per esempio, il mese di ottobre ha mostrato segnali di rallentamento: il corridoio transatlantico ha mostrato una flessione significativa (il –6%) nei volumi rispetto all’ottobre 2024.
Nonostante un aumento dei tassi spot del 4%, il dato rappresenta un netto rallentamento rispetto al +23% registrato nei primi mesi del 2025. L’aspetto più preoccupante è che il segmento in oggetto, influenzato marginalmente dal divieto “de minimis”, che interessa maggiormente i traffici dall’Asia agli Stati Uniti d’America, è considerato un indicatore anticipatore per il commercio globale.
Sul versante Asia – Europa, le rotte si sono dimostrate più stabili, con un alternarsi di resilienza e di slancio dovuto all’e-commerce.
Tra agosto e ottobre, i tassi spot sono aumentati del +6% dal Nordest asiatico e del 7% dal Sudest asiatico verso l’Europa. Corretta per eventi stagionali come la Golden Week cinese e il tifone Ragasa, la domanda è cresciuta dell’11% rispetto ad agosto, sebbene sia risultata inferiore al +16% dello stesso periodo nel 2024.
Il vero motore di questa crescita è stato l’e-commerce: le spedizioni a basso valore dalla Cina verso l’Europa sono aumentate del 62% a settembre, riflesso dello sbarramento anti-de minimis statunitense, raddoppiando il ritmo del 2024 e superando di gran lunga il tasso di crescita generale dell’e-commerce cinese, pari al 18%.
È, non a caso, nel quadrante Asia–Nord America che il calo dei volumi spediti per via aerea si mostra persistente.
In netto contrasto con gli altri scenari, le esportazioni e-commerce dalla Cina agli Stati Uniti sono diminuite per il quinto mese consecutivo, con un calo del 34% a settembre. I tassi spot sulle rotte Asia–Nord America hanno subito cali a doppia cifra, mentre quelli Asia–Europa sono scesi solo del 5%, segnalando una maggiore stabilità del mercato euroasiatico.
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Dinamiche di mercato e prospettive
Il 2025 ha mostrato una crescita moderata ma costante, con una capacità globale di gestire volumi di merci aumentata del 5% a ottobre, mese nel quale ha superato per la seconda volta nell’anno la domanda effettiva. Tale squilibrio ha mantenuto la pressione sui fattori di carico e sui tassi, riflettendo un raffreddamento generale del mercato.
Guardando al futuro, si prevede un aumento modesto dei tassi sul mercato transatlantico, guidato dalla riduzione della capacità invernale da parte delle compagnie aeree. Tuttavia, molti spedizionieri sembrano orientati a privilegiare l’efficienza dei costi rispetto alla crescita dei ricavi, e la competizione per le quote di mercato è destinata a intensificarsi, con pressioni ulteriori sui tassi di trasporto.
Il mese di ottobre ha comunque segnato una svolta positiva per il cargo aereo, ma il contesto resta incerto. La crescita è trainata principalmente dall’e-commerce asiatico, mentre le rotte tradizionali come Europa–Nord America mostrano segnali di indebolimento. Per il momento, 2025 si conferma un anno di transizione.



