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Commercio digitale B2B in ascesa: valore di mercato doppio rispetto al B2C nel 2025 

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Nel 2025 il mercato dell’e-Commerce B2B in Europa raggiunge un valore superiore a 1.600 miliardi di euro, più del doppio rispetto ai circa 840 miliardi del commercio B2C. Questa crescita, pari all’8,9% rispetto all’anno precedente, è trainata dall’esigenza di rendere i rapporti commerciali tra imprese più efficienti, trasparenti e flessibili.

L’accelerazione coinvolge tutti i settori merceologici, con un impatto significativo sull’economia globale e italiana.  

È quanto emerge dall’ottava edizione di Netcomm Focus B2B Digital Commerce, l’evento di riferimento per il settore organizzato da Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano, che ha riunito a Milano, presso Palazzo Giureconsulti, imprenditori, buyer, seller e professionisti per discutere di scenari e soluzioni per la trasformazione digitale del commercio B2B.

Il ruolo del Made in Italy e la digitalizzazione nell’export  

L’Italia si distingue nel panorama internazionale per la forza del suo export B2B, con settori chiave come Lifestyle, Componentistica e Agroalimentare in prima linea. La digitalizzazione sta diventando una leva strategica per migliorare l’efficienza e la competitività delle aziende italiane, che sempre più spesso scelgono di integrare strumenti digitali nei processi di vendita e distribuzione.  

Le imprese adottano soluzioni innovative come piattaforme digitali proprietarie e marketplace specializzati per gestire la complessità industriale, ottimizzare l’offerta e rafforzare le relazioni con clienti e fornitori. Questo modello, noto come Corporate Marketplace, consente alle aziende di valorizzare il proprio ecosistema, ampliare il catalogo di prodotti e servizi, e migliorare la scalabilità del business su un’unica infrastruttura digitale.  

L’impatto delle nuove tecnologie sul commercio B2B  

La trasformazione digitale del commercio B2B è guidata da tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning e le soluzioni di Headless & Composable Commerce. Questi strumenti permettono alle imprese di prevedere la domanda con maggiore precisione, ottimizzando gli stock e la produzione, automatizzare i processi, dalla gestione degli ordini alla fatturazione, offrire esperienze d’acquisto personalizzate, adattando l’offerta alle esigenze dei clienti, e, infine, migliorare il supporto clienti, attraverso chatbot intelligenti e assistenti virtuali.  

In questo contesto, anche i ruoli professionali evolvono: il venditore B2B si trasforma in un Brand Ambassador, capace di operare in un ambiente omnicanale e digitale con nuove competenze relazionali e strategiche.  

Digitalizzazione delle filiere: efficienza, disintermediazione e omnicanalità

Il commercio digitale B2B facilita l’integrazione tra i diversi attori della filiera, consentendo una riduzione significativa dei tempi e dei costi totali nell’Order to Cash (il processo di ricezione ed evasione degli acquisti dei clienti), di condivisione intelligente degli stock tra magazzini e canali, nonché della gestione di modelli avanzati come il Dropshipping (la vendita di prodotti online senza che non ne prevede il possesso fisico o la gestione in magazzino), il Co-marketing digitale (partnership strategica tra attività commerciali) e la configurazione semplificata di offerte complesse. Sempre più aziende scelgono inoltre di disintermediare la distribuzione per migliorare il controllo sui prezzi, di aumentare i margini di vendita e raccogliere dati preziosi sui clienti finali. 

Il commercio digitale B2B non è più solo una leva di efficienza, ma un motore per la competitività del sistema industriale italiano e globale. Stiamo assistendo oggi a una trasformazione profonda nel modo in cui le imprese si relazionano, vendono e crescono. Dalle PMI ai grandi gruppi, le aziende che adottano piattaforme digitali, Intelligenza Artificiale e modelli omnicanale sono in grado di esportare meglio, disintermediare i canali tradizionali e costruire relazioni durature con i clienti”, afferma Roberto LisciaPresidente di Netcomm. “I rapporti B2B sono inoltre il cuore dell’export italiano, soprattutto nei settori a più alto valore aggiunto come il Lifestyle, la Componentistica e l’Agroalimentare. Oggi, grazie al digitale, le imprese possono sviluppare contratti vendor, gestire potenziali clienti internazionali, offrire customer experience personalizzate e scalare i processi di vendita globali in modo efficiente e sostenibile”, conclude Liscia

Fonte: Netcomm

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