COVID-19, incremento storico dei treni merci dalla Cina verso l’Europa

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Durante il lockdown i trasporti ferroviari in uscita dalla Cina hanno sopperito ad una parte delle perdite del settore marittimo

L’inaudita situazione mondiale determinata dalla pandemia di COVID-19 ha portate ad un cambiamento di molti equilibri: tra i tantissimi che, purtroppo, ne hanno pagato le conseguenze in negativo c’è anche chi ne ha tratto un vantaggio.

L’esempio viene dal settore ferroviario, in particolare da un servizio di treni merci che collega la città di Xi’an, capoluogo della provincia di Shaanxi nella Cina centrale, all’Europa.

Oltre mille treni merci in 5 mesi

Con il blocco di altri più usuali canali di trasporto, da quello aereo a quello marittimo, molte aziende hanno cercato delle alternative in tempo di lockdown. Se ad essere violentemente colpita era la provincia dello Hubei, nello Shaanxi le operazioni ferroviarie non sono arrivate alla paralisi totale, come sostengono i vertici dello China’s Railway Xi’an Group.

Non aver fermato le operazioni di carico e partenza dei treni merci che attraversano il Paese asiatico diretti al di fuori dei confini ha fatto sì che diversi comparti industriali si rivolgessero ad essi, normalmente utilizzati per merci che non necessitano di tempistiche brevi, più del solito.

La conferma arriva con la ripresa: tra marzo e maggio 2020 le ferrovie cinesi hanno registrato un incremento del 41,7% per questa tipologia di treni rispetto al 2019 e la quota di 1.000 treni in partenza è stata raggiunta con 78 giorni di anticipo sull’anno precedente.

Il servizio ha approfittato della situazione per estendere la propria rete, arrivando ad istituire collegamenti ferroviari sino a Barcellona, in Spagna.

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