Paolo Uggè, vicepresidente nazionale: “Dopo il crollo del Morandi sulla ferrovia
come saranno trasportati i mille container che ogni giorno viaggiavano sui treni?”
“Siamo ancora in attesa di un provvedimento urgente del Governo che impedisca il trasporto eccezionale a quei carichi di merce che eccezionali non sono, e che però viaggiano con 108 tonnellate di peso sui ponti delle nostre reti stradali. Vogliamo aspettare il prossimo crollo?”.
Il vicepresidente di Confcommercio, alla guida di Fai-Conftrasporto (la federazione nazionale degli autotrasportatori) ribadisce l’allarme lanciato a più riprese negli ultimi due anni (dalla caduta del ponte di Annone Brianza) e, con maggiore insistenza, negli ultimi giorni. Uggè pone anche un’altra questione, legata al rischio di un ricorso incontrollato al trasporto eccezionale, reso più praticabile ‘grazie’ a un’interpretazione ‘elastica’ dell’articolo 10 del codice della strada che consente di trasportare ‘eccezionalmente’ anche carichi di merce divisibile.
“La questione parte da Genova – spiega Uggè – ma coinvolgerà tutta l’economia del nostro Paese. Mi chiedo come e dove viaggeranno i mille container che ogni giorno, in uscita dal porto, transitavano via ferrovia, se parte del ponte Morandi è crollato su quella linea? Saranno caricati sui Tir anch’essi come trasporti eccezionali? Quali strade e soprattutto quali ponti percorreranno? Il Governo batta un colpo, se c’è”, conclude Uggè.