La capacità di innovazione è il filo rosso che, in mezzo secolo di attività, ha permesso a SIPI di agire da protagonista in un mercato, quello dei sistemi di pesatura, che negli anni ha vissuto profonde evoluzioni e rivoluzioni. Con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
Nata il 4 luglio. Non è il titolo di un film ma la data esatta della fondazione, nel 1974, di SIPI – Società Impianti Pesatura Industriale, azienda basata a Gallarate (VA) che quest’anno festeggia i 50 anni di attività.
A ricordarlo, con il giusto orgoglio ma anche con una riservatezza che lascia intendere quanto questa ricorrenza sia un traguardo, certo, ma soprattutto un punto di partenza, è il suo fondatore, Carlo Clerici: “Dopo un’esperienza quasi ventennale come responsabile dell’ufficio tecnico in Italiana Macchi, la storica azienda leader nella produzione di bilance da banco, ho deciso di seguire un’idea imprenditoriale coltivata negli anni e dare vita a una nuova realtà dedicata alla progettazione e alla creazione di impianti e sistemi di pesatura per l’industria”, Alla base di questa idea, una salda convinzione: “Ho sempre creduto nelle potenzialità dell’Industria e nella sua capacità di innovazione”. La storia del settore manifatturiero, prima, e di quello logistico oggi, gli hanno dato ragione.
Lo sviluppo di prodotto
Tante sono, in questi primi 50 anni di attività, le tappe che hanno segnato l’evoluzione di un’azienda che può orgogliosamente affermare di aver contributo allo sviluppo dei sistemi di pesatura, sotto il profilo tecnico e progettuale, definendo nuovi standard operativi.
SIPI, in particolare, è stata la prima azienda in Italia a creare il convertitore analogico–digitale, alla fine degli anni Settanta, e a utilizzare un encoder assoluto al posto del trasduttore incrementale, superandone i limiti in caso di assenza di tensione; la prima, negli anni Ottanta, a utilizzare le celle di carico. “In sintesi – chiarisce Clerici – abbiamo applicato alle bilance meccaniche i sistemi elettronici, rendendole automatiche e guidando così l’evoluzione tecnologica dei sistemi di pesatura industriale”.
L’ingresso nel processo di produzione
Il primo prodotto best seller, uscito dalle linee dello stabilimento di Gallarate e ancora presente a catalogo è stata la gamma dei contapezzi (tra i clienti, aziende del calibro di Olivetti, FIAT e il loro indotto, ndr) a cui hanno fatto seguito impianti, sempre più complessi, destinati alle aziende manifatturiere attive in vari settori operativi. “Ovunque c’era la necessità di pesare e contare pezzi, lì c’era spazio per un sistema targato SIPI”.
Negli ultimi 15 anni l’azienda ha allargato il suo raggio d’azione, uscendo dai confini del manifatturiero e aumentando il suo presidio del settore logistico, in linea con la crescita e l’evoluzione che sta vivendo questo comparto. “Con la crisi della manifattura abbiamo dovuto dare una svolta al nostro approccio e abbiamo deciso di puntare sui servizi. Nella logistica abbiamo trovato un contesto estremamente attento e ricettivo verso soluzioni in grado di semplificare e ottimizzare i processi”.
Questa svolta strategica si è rivelata una decisione lungimirante per la continuità aziendale: “La zona del Varesotto ospitava uno dei distretti più attivi nella produzione delle bilance. Un settore estremamente prospero che, con la globalizzazione dei primi anni 2000, è entrato in una crisi irreversibile. Le aziende nazionali non hanno retto il colpo della concorrenza asiatica che, in breve tempo, ha conquistato l’intero mercato della pesatura al dettaglio, portando moltissime realtà alla chiusura”. Nel caso di SIPI, a fare la differenza e a garantire nuovi e ampi margini di sviluppo, è stata proprio la sua focalizzazione sull’automazione del processo di fine linea produttiva e logistica, a monte e a valle della fase di pesatura.
Un’offerta completa
“Se, all’inizio, la nostra offerta era centrata sulla proposta di un’ampia gamma di bilance industriali, nel tempo abbiamo allargato il raggio d’azione alla progettazione, ingegnerizzazione e produzione di sistemi complessi che comprendono bilance, rulliere, etichettatrici, sensoristica e sistemi di controllo, spostando il nostro core business dal prodotto all’integrazione di processo”.
L’attuale offerta di SIPI comprende tre macro categorie di prodotti: i conta pezzi, i sistemi di misurazione pondovolumetrici per scatole e bancali (che rappresentano circa il 30% del business), i sistemi per la movimentazione della merce di fine linea e sorting. Quest’ultimo settore è particolarmente promettente ed è quello su cui l’azienda ha intenzione di focalizzare i futuri investimenti. Il motivo? “In questo contesto possiamo esprimere al meglio la nostra capacità progettuale e di ingegnerizzazione di sistemi complessi, offrendo quindi maggior valore aggiunto al mercato”.
Là dove nascono le idee
Il motore dell’evoluzione aziendale è alimentato dalle richieste dei clienti: “Cercando di rispondere ad ogni singola necessità del mercato, negli anni abbiamo messo a sistema un catalogo di prodotti innovativi, integrati e integrabili nella gestione di fasi di processo complete”. L’azienda conta un totale di 30 persone, un terzo delle quali impiegate nell’ufficio tecnico, vero e proprio cuore progettuale dell’attività. “Come ci ha confermato qualche cliente, noi siamo dei ‘risolutori’: il punto di partenza è l’esigenza delle aziende che si rivolgono a noi, che spesso viene soddisfatta con un progetto che parte da ‘foglio’ bianco”. Dall’approvazione del progetto si passa poi alle fasi di approvvigionamento dei materiali, installazione presso cliente, collaudo, integrazione software, per proseguire con l’assistenza post vendita gestita con squadre interne ed esterne e secondo programmi di manutenzione periodica, a seconda del prodotto, preventiva e predittiva.
Un approccio green
Oggi SIPI lavora con tutti i principali integratori di automazione logistica e conta tra i suoi clienti operatori logistici, trasportatori, corrieri e operatori della GDO. Circa il 90% del fatturato è realizzato sul mercato italiano, anche se la quota estera passa dal 10% al 30% considerando la subfornitura.
La capacità di adattarsi alle richieste dei clienti, proporre soluzioni sartoriali e trasformare soluzioni su misura in uno standard al servizio del mercato è, senza dubbio, una delle ragioni del successo dell’azienda che, nel medio periodo, ha intenzione di continuare a perfezionare i sistemi di controllo peso-volume e i sistemi di movimentazione e fine linea.
Un altro tema chiave su cui si stanno concentrando gli sforzi progettuali del team tecnico è quello del risparmio energetico. “Il nostro impegno è di sviluppare macchine e sistemi sempre più green, per soddisfare la crescente richiesta del mercato in questa direzione che, il Piano Transizione 5.0 non potrà che consolidare, aprendo le porte, come già successo con gli incentivi Industria 4.0, a interessanti opportunità di sviluppo”.
Palletscan 320
Il sistema elettronico Palletscan 320 è progettato per la rilevazione automatica del peso e delle dimensioni di pallet posizionati sulla piattaforma di pesatura. I pallet sono identificati da un codice a barre che poi viene letto da un lettore laser manuale di codici a barre. Può inoltre essere rilevata una fotografia digitale del pallet in misura e memorizzata in archivio per usi statistici o di documentazione.
Le informazioni rilevate vengono memorizzate in un database locale o trasferite al gestionale aziendale per elaborazioni successive. il volume viene rilevato mediante dei sensori che ruotano attorno al pallet. È possibile includere o escludere la sagoma relative al pallet di supporto al carico. Il peso viene rilevato automaticamente posizionando il pallet sulla piattaforma elettronica, e visualizzato mediante un indicatore SIPI. È possibile collegare più telecamere per l’acquisizione di più foto da diverse angolazioni.
Impianti di Handling & Sorting
SIPI realizza la completa automazione integrata delle procedure di preparazione ed evasione degli ordini, dal prelievo dal magazzino sino alla gestione del carico dei camion. I sistemi di fine linea SIPI prevedono l’integrazione della movimentazione e dell’imballaggio dei colli con la gestione dei dati e possono essere interfacciati con il sistema gestionale aziendale. La linea di movimentazione viene realizzata come impianto sorter logistico, facendo fluire i colli nelle varie aree in modo sincronizzato ed efficiente, al fine di evitare inutili movimentazioni e sprechi di tempo nella loro gestione, semplificando le logiche di approvvigionamento e ottenendo importanti risparmi nei costi logistici complessivi.
Alice Borsani