scenari e trend dell’immobiliare logistico

Dossier: scenari e trend dell’immobiliare logistico

Condividi

Momento effervescente per l’immobiliare dedicato alla logistica: outsourcing logistico e operatori eCommerce sono alla ricerca di edifici adatti alla loro attività, spesso impossibile da svolgere nei capannoni di vecchia generazione.

Ma quali sono le caratteristiche che rendono più appetibili le costruzioni per la supply chain? I capannoni abbandonati sono ideali da utilizzare?Quali i nuovi trend del settore? Cosa si chiede a chi costruisce?

▶︎Ecco le riflessioni e i consigli degli sviluppatori, dei progettisti e dei costruttori al lavoro nella rivoluzione che sta coinvolgendo l’immobiliare logistico.


Gli argomenti approfonditi nel dossier

Non per tutti. Chiunque viaggiando per strade e autostrade non ha potuto non notare la grande quantità di capannoni dismessi e abbandonati.
▶︎ Sono tutti ideali per l’utilizzo nell’ambito dell’attuale supply chain? La risposta è no.
E-commerce e operatori logistici chiedono immobili con caratteristiche molto precise. Leggete quali.

La logistica conto terzi cresce in Italia senza interruzioni da cinque anni. L’outsourcing vale il 40,5% delle attività complessive di movimentazione delle merci. Riprende ad aumentare il numero degli operatori che agiscono sul mercato, con il bisogno di edifici moderni per soddisfare la domanda di qualità espressa dalla clientela ma anche di magazzini periferici per la consegna delle merci ordinate nel canale in forte espansione del commercio elettronico. Ecco l’analisi dell’Osservatorio Contract Logistics.

Cosa si chiede a chi costruisce? Si tratti dei big box per i grandi operatori dell’eCommerce piuttosto che degli edifici per il cross docking dei corrieri il mercato richiede soluzioni chiavi in mano che rispettino standard avanzati contro la dispersione energetica e siano confortevoli per chi vi lavora. Parola di Antonio Schinardi di Engineering 2K.

scenari e trend dell’immobiliare logistico

Occhio all’impatto ambientale delle strutture: è il parere di Ivan Lanzerotti, Key Account Manager GEFCO Italia. Il grande operatore logistico investe nell’efficienza energetica dei propri siti: fino ad ora il gruppo ha ottenuto un risparmio dell’8% nel consumo energetico grazie alle attività realizzate in oltre 50 siti.

Magazzini vasti, luminosi e sostenibili, non lontani dalle più importanti vie di comunicazione. Gli ingredienti che fanno qualità descritti da Mario Costa, Country manager di Goodman, multinazionale del settore con un patrimonio in gestione di 24,3 miliardi di euro.

La logistica italiana ha bisogno di ammodernarsi con edifici che rispondano al mutare delle esigenze. Ampie metrature sia per gli hub della distribuzione moderna sia per i magazzini degli operatori che gestiscono in outsourcing le merci prodotte dall’industria. L’opinione di Valentino Chiarparin, responsabile commerciale di GSE.

Bocche di carico commisurate al fabbisogno per evitare code e intralci al flusso in arrivo o in partenza delle merci sugli automezzi che non pongono vincoli per il gradiente termico da mantenere all’interno del magazzino o piattaforma logistica. Sono molte le soluzioni per migliorare gli immobili destinati allo stoccaggio delle merci. Lo spiega Edoardo Rispoli, Direttore Commerciale Hörmann Italia.

La carenza di spazi logistici disponibili spingono gli sviluppatori alla ricerca di aree su cui costruire edifici di alta qualità, con le caratteristiche più richieste dal mercato e personalizzabili con i dovuti accorgimenti. Ne abbiamo parlato con Andrea Benvenuti, partner di Logistics Capital Partners.

Nella progettazione di un moderno edificio adibito allo stoccaggio e movimentazione di prodotti è fondamentale studiare a fondo le esigenze di chi lo utilizzerà. La definizione attenta del lay-out è insomma essenziale prima di affidare a un costruttore la realizzazione dell’immobile. L’esperienza di Stefano Vaccari, di Logistic Line.

Sempre più richiesti gli edifici di grandi dimensioni per chi si occupa di commercio elettronico. I magazzini di nuova generazione devono essere progettati prevedendo corretti spazi per il movimento degli addetti all’interno e superfici di manovra per i veicoli all’esterno. Ecco la testimonianza di P3 Logistic Parks.

Conviene costruire da green field su aree industriali non ancora sviluppate piuttosto che da brown field se gli oneri per la conversione degli edifici diventano tali da non rendere conveniente l’operazione. Lo sostiene Andrea Faini, Ceo di World Capital che segue anche l’andamento dei canoni di locazione.

 

 

Ti potrebbero interessare