Federal Aviation USA sui droni: nuove regole aprono alle consegne

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Il nuovo pacchetto di norme sul volo dei droni accelera la prospettiva di un impiego nel delivery

Alla fine del 2020 la svolta è arrivata: i droni ed il mondo del delivery possono iniziare a vivere una nuova stagione grazie alla Federal Aviation Administration (FAA) USA, che ha pubblicato le regole che riguardano i droni ed il loro impiego.

Si tratta di un grande passo verso l’uso commerciale su larga scala dei droni negli Stati Uniti, che indubbiamente darà una spinta avanti al settore anche al di fuori dei confini a stelle e strisce.

Il settore dei veicoli automatizzati e diversi decisori politici avevano avvertito che gli sviluppatori di droni avrebbero portato la produzione all’estero se le normative statunitensi per la commercializzazione non avessero tenuto il passo con i progressi tecnologici, scenario che priverebbe gli Stati Uniti degli enormi vantaggi economici in quanto leader di un mercato in rapida crescita.

Droni, cosa dicono le nuove regola FAA

Le norme della FAA costituiscono una svolta perché parlano direttamente di consegna di pacchi e merci, oltre che della piena integrazione dei droni nello spazio aereo nazionale.

Le regole richiedono che i sistemi di aeromobili senza pilota (UAS) trasmettano informazioni di identificazione o posizione e consentono agli operatori di piccoli droni di sorvolare persone e veicoli e di notte in determinate condizioni. 

Ogni drone dovrà avere un ID remoto, che sarà l’equivalente di una targa digitale e non più l’obbligo di essere connesso ad internet. L’ID include il numero di serie del drone o un numero ID di volo univoco, la latitudine, la longitudine e l’altitudine dell’aereo senza pilota e la stazione di controllo; contiene inoltre uno stato di emergenza e un riferimento temporale.

La capacità di monitorare i droni è finalizzata alla sicurezza pubblica perché offre ai funzionari delle forze dell’ordine un modo per scoprire se vengono pilotati in modo non sicuro o su infrastrutture sensibili come aeroporti e installazioni militari. La consapevolezza dello spazio aereo riduce il rischio di interferenza dei droni con altri aeromobili, persone e proprietà a terra.

photo credit: Christoph Scholz Pakete auf Lieferstrasse – unten via photopin (license)

Il prossimo passo: operazioni oltre la visuale

Il prossimo importante passo verso l’integrazione nello spazio aereo rappresentato dallo sviluppo di regole per le operazioni oltre la visuale, che attualmente richiedono una deroga pur essendo il nodo cardine dell’interesse di quanti operino nel settore delivery.

Non a caso Amazon dall’inizio del 2020 ha una licenza per trasportare pacchi oltre la linea visiva dell’operatore, mentre Prime Air sta sviluppando un servizio di consegna autonomo con droni; anche le filiali di Alphabet Wing e UPS hanno già ricevuto le licenze FAA e hanno in corso programmi pilota. 

Gli esempi di questo tipo di deroghe sono diversi: Wing consegna pacchi per FedEx, Walgreens, UPS consegna medicinali soggetti a prescrizione per CVS nella Carolina del Nord. 

Sempre nel medesimo Stato Walmart ha collaborato con l’operatore di droni Flytrex per la consegna a domicilio di alcuni articoli dai negozi, nonché con DroneUp per la consegna dei test COVID-19 in tre differenti città.

L’interesse per l’utilizzo di droni oltre la linea visiva dell’operatore non è limitato alle consegne: la ferrovia di classe I BNSF Railway ha presentato una petizione alla FAA per una deroga utile a far funzionare a distanza fino a cinque aeromobili senza pilota su lunghe distanze per l’ispezione ferroviaria e il pattugliamento della sua proprietà privata.

Droni, più libertà d’uso nel settore commerciale

Gli sviluppatori e gli operatori di droni, che rappresentano il segmento di trasporto in più rapida crescita degli USA, con oltre 1,7 milioni di registrazioni di droni e 203.000 piloti remoti certificati dalla FAA, hanno accolto con favore i nuovi regolamenti.

«Le regole rilasciate oggi sono passaggi fondamentali verso i futuri regolamenti UAS per consentire operazioni più complesse, anche oltre la linea visiva per la consegna dei droni, le operazioni di sicurezza pubblica e l’ispezione delle infrastrutture. Il Remote ID è anche fondamentale per lo sviluppo di un sistema di gestione del traffico UAS che funziona insieme al sistema di controllo del traffico aereo esistente per gli aeromobili con equipaggio», è quanto detto in una nota dall’Association for Unmanned Vehicle Systems International.

Le nuove normative forniscono infatti una maggiore flessibilità per operare piccoli velivoli senza pilota, di peso inferiore a 25 kg, senza dover evitare di sorvolare persone o non poterlo fare di notte:  droni che operano con il buio devono essere dotati di luci anticollisione che possono essere viste per tre miglia.

Ulteriore flessibilità deriva dalla regola di identificazione remota che elimina il requisito della connessione a Internet per trasmettere i dati sulla posizione. Adesso ai droni sarà richiesto di trasmettere direttamente le informazioni di identificazione e posizione con tecnologia a radiofrequenza come Wi-Fi o Bluetooth, il che li permetterà di dotarsi di un modulo di trasmissione separato.

Rigida invece la richiesta agli operatori di droni di avere i loro certificati di pilota remoto sempre con loro, pronti per essere esibiti se contattati dalle autorità.

Le nuove regole entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione nel registro federale, prevista per l’inizio di gennaio 2021. Dopodiché I produttori di droni avranno 18 mesi per iniziare a produrre droni con ID remoto, mentre gli operatori che avranno un anno in più per iniziare a utilizzare i droni con sistemi di tracciamento.

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