Guida autonoma e logistica: una nuova interessante pubblicazione

Condividi


L’informatica rivoluziona la mobilità
Con questa affermazione si era aperta apre il 12 febbraio 2018 la relazione introduttiva di Domenico Crocco ai lavori del Comitato Tecnico sulla Guida Autonoma e Connessa organizzato dalla AIPCR Italiana.

Già oggi la guida assistita è una realtà. Già oggi sono infatti in circolazione modelli di vettura in grado di procedere in modo automatico su strada per varie operazioni, che richiedono però la presenza del guidatore. Poi, entro pochi anni, vedremo circolare su strada auto completamente autonome”, afferma il Primo Delegato e Segretario Generale per l’Italia della World Road Association.

A riprova di queste affermazioni troviamo:

  • l’impegno di Anas che per ospitare al meglio i veicoli a guida autonoma ha già avviato sperimentazioni di guida autonoma sulla sua rete, trasformando l’Autostrada del Mediterraneo in smart road e mirando a completare, nel giro di pochi anni, un corridoio stradale totalmente connesso
  • il lavoro dello stesso Ministero Infrastrutture e Trasporti, che lo scorso 22 marzo 2019 ha avviato ufficialmente la sperimentazione con il parere positivo dell’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road alla prima domanda di autorizzazione alla sperimentazione di veicoli a guida autonoma su strade pubbliche, fondamentale tassello del percorso previsto dal DM 70/2018. L’obiettivo è chiaro: migliorare la mobilità e il trasporto merci nella prospettiva di un futuro sempre più tecnologico, salvaguardando la sicurezza stradale, a tutela e beneficio della collettività.

In questo scenario si collocano i lavori del Comitato Tecnico sulla Guida Autonoma e Connessa organizzato e promosso dalla AIPCR Italiana.
Dopo più di un anno di lavoro, è stata infatti presentata proprio al Ministero la pubblicazione “Guida Autonoma e Smart Road”, frutto di quattro Working Groups – Automated Vehicles, Smart Roads, Cybersecurity e Regulation – che descrive in modo tecnico la Smart Road come ambiente ideale per la diffusione della guida connessa ed autonoma dei veicoli.

Un importante contributo è stato richiesto anche a Brivio & Viganò all’interno del gruppo di lavoro Automated Vehicles, guidato dall’Ing. Massimo Marciani (Presidente del Comitato tecnico nazionale B.4 Trasporto Merci).
La collaborazione di Brivio & Viganò è stata fornita in qualità di rappresentante della categoria Operatori Logistici relativamente al capitolo “Trasporto Merci e Logistica”  e si è tradotta nell’approfondimento di questioni fondamentali quali i requisiti HMI (Human-Machine Interface) per aziende della catena logistica, la progettazione di veicoli orientata alla produttività e all’efficienza del servizio e la condivisione automatica delle informazioni relative al servizio di trasporto multimodale (Internet of Logistics).

Il Gruppo di Lavoro ha fornito “una prima ricognizione ed un quadro d’insieme delle questioni più rilevanti che si aprono nella prospettiva della diffusione di questa nuova tecnologia, insieme a qualche spunto per un deployment efficace”, commenta Roberto Alberti, Direttore Generale del Gruppo Brivio & Viganò e suo rappresentante al Comitato Tecnico. “Il tema risulta di particolare rilevanza se si considera che il valore del comparto nel mercato globale è stato nel 2018 di circa 40 miliardi di euro, con un mercato potenziale stimato entro il 2030 di 44 milioni di pezzi”, continua l’Ing. Alberti. “Quando l’automazione si combinerà con altre tecnologie, come quelle dei veicoli che impiegano energie alternative e con le innovazioni derivanti dalla sharing economy, si potranno conseguire importanti obiettivi in tema di riduzione dell’inquinamento atmosferico e di congestione del traffico”.

Il Capitolo 2 della pubblicazione “Guida Autonoma e Smart Road”, affidata al Gruppo di Lavoro Automated Vehicles, approfondisce anche gli aspetti tecnici relativi alla connessione fra veicolo e infrastruttura e all’interfaccia uomo-macchina, analizzando i contesti di riferimento della mobilità personale e del trasporto merci ed esaminando il fattore umano nel nuovo quadro della guida autonoma, suggerendo infine alcune strategie di intervento.

Uno degli spunti di sviluppo relativi ai futuri flussi di lavoro e alle strategie di intervento, riguarda ad esempio la definizione di uno standard comune per lo scambio sicuro di dati logistici: la creazione di un modello unico consentirebbe infatti la visibilità della Supply Chain e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse nel mercato del trasporto merci che includano i veicoli autonomi collegati.

 

Ti potrebbero interessare