I fattori chiave nella scelta tecnologica

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La scelta della tecnologia più adatta alle proprie esigenze deve considerare le caratteristiche qualitative e quantitative delle diverse tecnologie. La tabella sotto vuole fornire uno strumento utile a valutare verso quale soluzione orientare la scelta di investimento.

 

Caratteristiche quantitative o qualitative

A partire dalle caratteristiche qualitative, per ciascuna tecnologia è stata specificata l’idoneità al prelievo al pezzo o al collo (o entrambi) e l’unità di movimentazione (UdM) che può spaziare dai cartoni alle cassette, dai vassoi agli scaffali o pallet.

Specificare l’unità di movimentazione è utile per dimensionare l’efficienza operativa e per capire eventuali esigenze di “incassettamento” degli articoli.

Tra le caratteristiche quantitative, la principale è la produttività o throughput espressa in UdM/h o movimenti/h considerando sia il flusso in entrata che in uscita dal magazzino.

La produttività identifica i tempi di completamento delle operazioni di picking ed esprime così l’efficienza del sistema, su cui si basa il calcolo per il ritorno dell’investimento della soluzione automatizzata rispetto a quella manuale.

Nella scelta o progettazione di una soluzione automatizzata l’altezza necessaria o desiderabile della macchina dipende da quelle stabilite dai fornitori.

Per questo motivo, le diverse soluzioni tecnologiche sono definite anche attraverso un range di altezze in cui si specificano quella minima, ottimale e quella massima.

Per i Miniload disporre di un’altezza elevata consente di aumentare la produttività dell’impianto. Al contrario per i sistemi Compact storage (in particolare Autostore) esiste un vincolo fisico che riduce l’altezza massima della struttura a 6 metri.

Infine per gli AMR con scaffali mobili, l’altezza massima è determinata in base alla stabilità delle strutture in movimento (4 m).

L’ultima caratteristica quantitativa è la densità di stoccaggio espressa come il rapporto tra i metri cubi di merce stivabile lorda (comprensiva della cassetta se la merce è cassettata) e i metri quadri della sola superficie occupata dall’automazione.

Ad esempio, nel miniload o per gli AMR rampanti (es. Exotec) sono compresi anche i corridoi di accesso e le baia di picking ovvero tutte le aree di testata di uscita che riducono significativamente la densità di stoccaggio rispetto ad un sistema Compact storage.

Nella descrizione delle tecnologie, le 5 caratteristiche qualitative sono la selettività, l’accessibilità, l’espandibilità, la scalabilità e la ridondanza.

Selettività

Con il termine Selettività si definisce la possibilità di accedere agli articoli in maniera diretta.

Per Selettività unitaria o selettività pari al 100% si intende quella che si realizza ad esempio all’interno di un miniload a singola profondità dove la macchina può accedere a tutte le 10.000 ubicazioni.

Si parla di selettività al 50%, invece, quando un miniload lavora a doppia profondità, oppure selettività al 33% quando lavora su tripla profondità.

Accessibilità

L’Accessibilità alle merci in caso di failure serve invece per garantire la continuità operativa durante i guasti dell’impianto, facilitare le attività di manutenzione e riparazione e mantenere una gestione efficiente dei prodotti a scorta.

Un sistema di automazione efficace deve trovare un equilibrio tra i vantaggi dell’automazione e la flessibilità dell’intervento manuale per affrontare le sfide impreviste in modo continuo.

Espandibilità

Per Espandibilità si intende la possibilità di espandere il sistema già implementato allungandone la scaffalatura o moltiplicandone i corridoi se esistono le condizioni per realizzarlo o se vi sia spazio per effettuare tale azione.

Ad esempio, un miniload è espandibile in altezza e in lunghezza con molte più difficoltà di semplicemente connettere un corridoio e implementarne un’altra macchina.

L’espandibilità sostenibile è quella che si realizza in modo da garantire che possa avvenire senza interferire con le operazioni quotidiane.

Scalabilità

Si dice Scalabilità la capacità di una tecnologia di gestire un aumento della quantità di lavoro o dei carichi di lavoro in modo efficace ed efficiente.

La scalabilità di un sistema di scaffali mobili movimentati da AMR, ad esempio, indica la possibilità di aumentare il numero di robot per adattarsi alla gestione di un numero crescente di prelievi in maniera flessibile ed elastica senza compromettere le prestazioni o la qualità del lavoro.

Ridondanza

La Ridondanza infine è la capacità del sistema in cui sono presenti più risorse o alternative per garantire che le operazioni possano continuare nonostante eventi imprevisti o problemi di natura tecnica.

Per i robot a guida autonoma (AMR), in caso di guasto di uno di essi, gli altri continueranno a svolgere le loro mansioni assicurando la continuità delle operazioni.

Tuttavia, per i sistemi VLM e Carosello, qualora si verifichi un guasto tecnico, ciò determinerà l’interruzione dell’operatività sia della macchina che dell’intera struttura

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