Il mercato del software logistico in Italia

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In occasione della nona edizione del “Warehouse Logistics Market Meeting Italy”, l’incontro della community dei software logistici italiani svoltosi martedì 7 novembre, facciamo il punto sulla situazione attuale e futura del mercato del software logistico e sulle sfide che interessano il comparto nel breve, medio e lungo termine.

In occasione della nona edizione del “Warehouse Logistics Market Meeting Italy”, l’incontro della community dei software logistici italiani svoltosi martedì 7 novembre in concomitanza con Refigera (7 – 9 novembre, Halls 29 e 30 a BolognaFiere), la fiera internazionale dedicata all’intera filiera della refrigerazione industriale, commerciale e logistica, facciamo il punto sulla situazione attuale del mercato del software logistico ed alcuni trend e sulle sfide che interessano il comparto nel breve, medio e lungo termine.

Un mercato da esplorare

Ci sono poche fonti e numeri sul mercato del software logistico italiano ed è sempre stato complesso disporre di dati completi.

Quelli presentati di seguito si basano sul database di warehouse-logistics.com creato dal team warehouse logistics di Fraunhofer IML nel 2000 al fine di confrontare tra loro sistemi gestionali di magazzino – Warehouse Management Systems (WMS) – sulla base di un questionario funzionale relativo ai sistemi sviluppati dalle aziende.

All’interno della piattaforma si possono trovare più di 3.500 aspetti funzionali, considerati i software presenti. Inoltre, qualora un’azienda volesse effettuare una software selection, esiste la possibilità di mettersi in contatto direttamente con le software house che propongono la soluzione.

Ogni software presente in warehouse-logistics.com è validato funzionalmente da un team di esperti, tramite un questionario che viene curato e aggiornato annualmente.  Inizialmente pensato come un database per il confronto funzionale di software per la gestione del magazzino (WMS), la piattaforma ha poi esteso l’ingresso anche ad altri sistemi software nella logistica (TMS, FGS, RPS, BI), al fine di rendere più completa l’offerta.

La qualità della community è data dal fatto che la struttura del questionario del database è conforme dalla normativa VDI 3601, creata da Fraunhofer insieme all’associazione degli ingegneri tedeschi (VDI) e ai fornitori software per descrivere in forma concisa i compiti e le funzionalità di un WMS. La struttura del questionario del database è oggi conforme a questa normativa.

Il mercato dei software per la logistica: situazione attuale

Quando nel 2010 la società di consulenza Induvation – spin-off diretto dell’istituto Fraunhofer – partiva con l’attività della promozione della piattaforma warehouse-logistics in Italia, il mercato consisteva di pochi player grandi e tantissime software house medio – piccole. 

Negli ultimi anni si sono verificate delle unioni tra le aziende, (sia dei buy-in come nel caso di Incas e SSI Schäfer, oppure Replica Sistemi ed il gruppo Zucchetti, o creazioni di gruppi come quelli di Levia, SedApta, SMEup, VAR, e tantissimi altri) e sono nate di start-up con approcci di IA e framework molto moderni, che stanno dando aria nuova a questo ecosistema. Al momento, nel database sono presenti circa 70 aziende.

Alcune di queste sono integratori/rivenditori di software (maggiormente di SAP), la maggior parte sono fornitori di un software proprietario. Di queste, più di 20 dichiarano di essere attive nel mercato italiano.

Il «team warehouse logistics» ha presentato a fine 2022 il suo market report biennale. Una sintesi è stata presentata a febbraio 2023.

Con il passare degli anni, il trend ha visto un aumento dei fornitori di suite complete relative alla gestione della logistica, in confronto a fornitori di WMS singoli. Questo dato rafforza ulteriormente il concetto di logistica vista sempre più come settore e non come somma di magazzino (WMS), trasporti (TMS), catena di approvvigionamento (SCM).

I trend futuri nel breve termine

Dopo il covid, l’interesse relativo al campo della logistica in Italia è cresciuto notevolmente. Senza software adeguati, una gestione logistica efficiente risulta essere molto complessa da attuare. Questo si riflette con le percentuali di crescita che le aziende del database warehouse-logistics.com attive in Italia riportano.

Di seguito proponiamo le esperienze raccolte dal «team warehouse logistics»:

Sistema di Gestione dei Trasporti (TMS)

Due su tre delle richieste rivolte al “team warehouse logistics” attualmente riguardano i TMS.

È evidente che nel corso degli anni le aziende abbiano ormai integrato funzionalità WMS (ad esempio, anche attraverso moduli ERP dedicati alla gestione del magazzino emersi nel corso degli anni), poiché gestire efficientemente un magazzino di una certa dimensione è diventato quasi impossibile senza un tale sistema.

Nel settore del trasporto, mentre le aziende produttrici con poche spedizioni al giorno una volta gestivano le operazioni in modo tradizionale e manuale, oggi, a causa della costante pressione per ridurre i costi e le emissioni, stanno cercando opportunità per ottimizzare le loro operazioni. In questa categoria rientrano anche le sostituzioni dei sistemi esistenti che non riescono più a soddisfare le crescenti esigenze dei clienti, come la pianificazione sempre più efficiente e automatizzata dei trasporti intermodali, ad esempio.

I TMS sono stati introdotti nel database di riferimento solo due anni fa e al momento non esiste ancora una regolamentazione simile a quella dei WMS. Tuttavia, presso il Fraunhofer IML, da anni ci si occupa della selezione di software TMS, e questa esperienza è stata inclusa nel nuovo questionario TMS.

È importante sottolineare che, nella categoria TMS, non è possibile applicare il modello sopracitato utilizzato per i WMS. Invece, possiamo identificare due tipi di software: uno per le aziende produttrici e l’altro per gli operatori logistici che lo utilizzano quasi come se fosse un ERP.

Come indicato in precedenza, al momento c’è una forte domanda per il primo tipo di software, ma anche il secondo gruppo sta vedendo una sostituzione dei sistemi esistenti a causa delle pressioni relative a temi come la sostenibilità, la pianificazione basata sull’IA e il commercio elettronico.

Yard Management System (YMS)

Nel costante sforzo delle aziende per ridurre i costi e migliorare il controllo dei propri processi, negli ultimi tempi si sta verificando un aumento della domanda di sistemi per la prenotazione degli slot e la gestione delle aree di sosta.

I fornitori stanno sempre più offrendo soluzioni di questo tipo, che sono tipicamente basate su web per semplificare la prenotazione delle finestre temporali da parte dei fornitori e dei trasportatori, e vengono fornite come software autonomo per poterle utilizzare indipendentemente dalle loro suite di prodotti.

Molti di questi sistemi sono già disponibili in modalità nativa su cloud o almeno per affitto (SAAS – Software as a Service).

Questo trend è particolarmente evidente nella regione DACH, poiché le aziende in questa zona sono in genere di dimensioni più grandi e richiedono un certo volume di trasporti al giorno per giustificare l’adozione di un tale software.

Tuttavia, anche in settori come la chimica e la farmaceutica, esistono valide ragioni, come la tracciabilità, la sicurezza e la documentazione completa, che spingono all’implementazione di questi sistemi anche con un numero inferiore di trasporti.


Awareness sui Software Logistici

In generale, è cambiata la percezione dei software logistici, che vengono sempre più visti come “abilitatori” anziché come un costo.
Purtroppo, l’idea dei software logistici come un semplice costo rappresenta ancora un’antica concezione della logistica in generale.

Se spostiamo la linea dell’orizzonte, i trend futuri a lungo termine, attualmente oggetto di ricerca da parte di Fraunhofer IML riguardano temi come automazione e autonomazione; Digital Twin e RTLS; applicazioni dell’AI, Simulation Based AI + Digital Continuum e l’Industrial Metaverse, process mining, il financial supply chain management e la gamification. 

Aree di lavoro che promettono di cambiare le regole del gioco, gettando benzina sul fuoco in un settore in continua evoluzione e sempre più cruciale per la competitività delle aziende.

I trend futuri nel medio e lungo termine

I temi di ricerca su cui Fraunhofer IML è impegnato sono stati presentati  durante il “Zukunftskongress Logistik”, il congresso annuale sul futuro della logistica, e nell’incontro dei partecipanti di warehouse-logistics.com in Germania. Analizziamo quindi nel dettaglio le diverse aree di lavoro, che possono essere approfondite on line all’interno del sito: www.iml.fraunhofer.de, presentandone le opportunità e gli interrogativi che aprono.

Automazione ed autonomazione
Diversi esperimenti su larga scala con numerosi oggetti autonomi (parole chiave “swarm” e “swarm intelligence”) hanno portato Fraunhofer IML a concludere che il comportamento di tali oggetti è praticamente impossibile da prevedere attraverso logiche deterministiche e molto difficile da simulare. Di conseguenza, le unità centrali (come WMS o WCS) cederanno il potere decisionale agli oggetti autonomi. Questa scelta è motivata dalla crescente complessità dei sistemi e dei processi, con l’obiettivo di ridurre la complessità per il sistema di gestione centrale. Come dovrebbero essere quindi progettati i futuri software logistici che interagiscono con questi sistemi autonomi?
New Work e mancanza di personale
Attualmente, il settore della logistica sta incontrando difficoltà nel trovare personale. L’automazione rappresenta una possibile risposta (vedi sopra), ma potrebbe essere necessario ripensare anche l’organizzazione del lavoro logistico (parola chiave “new work”). Quali sono gli elementi del “New Work” che le aziende logistiche dovrebbero integrare? Quali strutture dovrebbero creare per rimanere attrattive e cosa significa questo per la collaborazione con i clienti durante i progetti (come l’implementazione di software) o per i software stessi?
Digital Twin e RTLS
L’idea è quella di creare un “gemello digitale (3D?)” di un sistema logistico già in fase di pianificazione al fine di minimizzare gli errori di e migliorarne l’efficienza. Questo “gemello” verrà poi mantenuto e aggiornato durante le operazioni del sistema. Algoritmi (IA?) rileveranno eventuali anomalie, anche prima che si verifichino. Ad esempio, l’operatore logistico tedesco “Dachser” ha installato 600 telecamere gestite dall’IA nel soffitto di uno dei loro hub logistici per creare un gemello digitale in tempo reale. Questo solleva una serie di complesse domande: chi è responsabile dell’aggiornamento del gemello, il fornitore o il cliente? Come si può effettivamente mantenerlo quando, ad esempio, la disposizione degli scaffali o degli impianti si modifica rapidamente a causa della manutenzione? Quali tecnologie e dettagli di granularità sono adeguati (ad esempio, un modello BIM + RTLS per mezzi e persone)? Quando si dovrebbe pagare per un gemello digitale?
Applicazione AI
Nella logistica, le opportunità di applicare l’intelligenza artificiale sono numerose e molto promettenti. Tuttavia, nella pratica, si osservano ancora pochi esempi di implementazione. Durante il loro sopracitato congresso, i dirigenti del Fraunhofer IML hanno suggerito che la questione è così complessa che deve essere affrontata in collaborazione tra diverse software house, anche se sono concorrenti. Anche i moduli software ormai diventati “commodity” potrebbero essere sviluppati in una sorta di comunità. Un esempio di questo approccio è rappresentato dalla “Open Logistics Foundation” creata dal Fraunhofer, che mette a disposizione del pubblico del codice nel suo “Open Source Repository” per consentire alle aziende di concentrarsi su progetti impegnativi e complessi che fanno davvero la differenza.
Process and motion mining
Sentito ancora poco in Italia, è un concetto semplice con grande potenziale: nei diversi software aziendali solitamente ci sono dei log delle diverse azioni, in generecon dei “time stamp” e con delle descrizioni. Tecniche di machine learning possono trovare dei “pattern” in questi dati e addirittura informare se alcuni processi non seguono degli standard ed evitare così anomalie prima ancora dell’occorrenza. Questo concetto è (ancora) limitato agli eventi del log ma applicandolo ai movimenti umani (“motion mining”) permette di rilevare tutti i sprechi in un processo manuale.
Simulation Based AI +Digital Continuum e Industrial Metaverse
Anche se questi concetti sembrano molto astratti, Fraunhofer IML li ha “messi a terra” con lo sviluppo del robot ODYN per il trasporto di pallet. Le ruote di questo AMR si muovono in modo imprevedibile secondo i tradizionali  concetti deterministici. Per insegnare all’algoritmo AI che controlla il robot come regolare i movimenti, è stata quindi usata una simulazione. Il punto interessante è che a fare da interfaccia fra simulazione e AI sono gli stessi sensori del robot. In pratica il comando AI non fa differenza fra “vita reale” e simulazione: un approccio che apre tante nuove possibilità. Fantascienza oppure un cambio di paradigma? (Chi è scettico dia un’occhiata all’ultima versione del Metaverse di Nvidia che si avvicina molto al collegamento del layer di sensori …).
Financial Supply Chain management
Negli ultimi anni, grazie ai software, la logistica è riuscita a legare sempre di più il flusso fisico della merce con il flusso di informazioni. Tuttavia, il flusso finanziario è ancora slegato (per esempio un carico di un camion solitamente non fa attivare in automatico una generazione di una fattura di questo servizio). Fraunhofer IML ha creato dei prototipi funzionanti e molto interessanti tramite la tecnologia blockchain. Nella combinazione di quest’ultima con l’AI si celano ancora interessanti  potenzialità. Ma cosa significa questo per il futuro dei software logistici?
Optical recognition via smart cameras
 L’integrazione dei chip sempre più potenti alle telecamere ha permesso lo svolgimento decentrale di calcoli AI. Allo stesso tempo queste tecnologie sono sempre più affidabili e sicuramente avranno un grosso impatto sulla logistica nei prossimi anni. Tanti sistemi di RTLS  si basano ormai su questo concetto, distaccando, nel caso delle applicazioni logistiche in Italia, soprattutto i sistemi di guida carelli elevatori (FGS).
Gamification
Questo concetto apre nuovi interrogativi: potrebbe essere uno strumento per gestire la mancanza di personale e per rendere il lavoro in logistica più attrattivo? Magari, addirittura, aumentando le prestazioni delle Operations? Oppure si rivelerà un buzzword e un concetto destinato a non concretizzarsi?

Oltre a ciò, ci sono altri due aspetti che mettono sotto pressione le software house, ossia:

  • I cicli di sviluppo delle tecnologie e dei framework si stanno accorciando sempre di più, il che obbliga le software house a “riscrivere” i loro moduli con maggiore frequenza al fine di mantenere la competitività e la compatibilità.
  • I clienti aziendali delle software house (B2B) stanno diventando sempre più esigenti in termini di prestazioni e qualità dei software, prendendo come riferimento le esperienze che vivono nel loro utilizzo privato (B2C). Queste aspettative vengono ora applicate anche all’ambito aziendale (B2B).

Senza dubbio, il mercato del software logistico italiano rimarrà estremamente dinamico e ci aspettiamo che questo dinamismo aumenterà ulteriormente nei prossimi anni.  

Daniel Goldner, Induvation

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