Il primo tunnel a microonde del mondo per la disinfezione dei pallet

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Il logo del trattamento a microonde
Il logo del trattamento a microonde
Un primato mondiale, e tutto italiano: è entrato in funzione alla S.I.R.E.-Scaroni di Montichiari (Brescia), il primo impianto al mondo a microonde per il trattamento fitosanitario degli imballaggi di legno. Realizzato dalla Emitech srl di Molfetta (Bari), che detiene il brevetto internazionale, è composto da una linea automatizzata che utilizza il principio dell’energia elettromagnetica a microonde per eliminare qualunque tipo di larva o di altri microorganismi dall’interno del legno.

Ma come funziona esattamente? L’attrito intermolecolare dovuto al movimento delle molecole dipolari (in particolare quelle dell’acqua) trasforma in calore la maggior parte dell’energia cinetica fornita dal campo applicato. In questo modo si ottiene il riscaldamento del corpo trattato: la parte interna del legno si riscalda più di quella esterna eliminando eventuali larve o microrganismi presenti all’interno del manufatto. Una volta che l’impianto, in totale autonomia, ha verificato la temperatura iniziale, inizia il movimento del pallet su un piano a rulliera nel tunnel di irraggiamento elettromagnetico. Terminata la fase di irraggiamento il pallet viene nuovamente controllato al fine di confermare il valore di temperatura raggiunto. Il legno deve mantenere una temperatura maggiore a 60°C per almeno 60 secondi, ma una volta impostato il ciclo, il sistema è in grado di trattare un pallet di tipo EPAL 800X1200 mm in circa 40 secondi. All’uscita del tunnel la temperatura superficiale del legno si aggira attorno ai 65 °C, mentre nel nucleo interno può raggiungere anche 75 °C.

“L’entrata in funzione della prima linea al mondo per il trattamento a microonde (DH) dei pallet è un risultato straordinario per il nostro Paese – ha spiegato Daniela Frattoloni, coordinatrice comitato tecnico Fitok di Conlegno – L’Italia si conferma all’avanguardia nel trovare soluzioni innovative per aumentare la competitività delle nostre aziende, garantendo sia la possibilità di scegliere fra diverse tipologie di trattamento fitosanitario sia risparmi economici grazie alla ottimizzazione dei consumi energetici. Un ringraziamento particolare va a Conlegno che ha svolto un ruolo fondamentale di ricerca nell’ambito del Comitato Tecnico Fitok, supportando la parte tecnica e normativa di questo ambizioso progetto”.

Il processo tecnologico dell’impianto omologato è caratterizzato dallo sviluppo di un software innovativo per il controllo totale di tutte le fasi e vincoli operativi, in conformità delle prescrizioni ISPM 15. L’IPPC/FAO ha approvato questa nuova tipologia di trattamento dell’ISPM n°15 ad aprile 2013, mentre il Comitato Fitok in meno di un anno ha definito le specifiche tecniche inserendo requisiti molto severi

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