Il processo di riordino ottimo per la filiera del largo consumo

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Il processo di riordino ottimo per la filiera del largo consumo
Negli ultimi 10 anni GS1 Italy – ECR ha analizzato a fondo la filiera del largo consumo in Italia per comprenderne le caratteristiche, i valori dei flussi di merce tra gli attori della catena, la localizzazione dei nodi, i processi di riordino e i relativi costi. Tra i progetti più rilevanti emerge l’indagine relativa al “processo di riordino ottimo”, attraverso il quale il gruppo di lavoro “Riprogettazione Supply Chain 2.0” ha definito le linee guida per ottenere consistenti risparmi nel processo order-to-delivery.

La generalizzazione dei risultati del progetto “Riprogettazione Supply Chain 2.0”, derivanti dall’analisi del profilo degli ordini di 9 coppie PRO-GDO, permette di affermare che:

  • per gli articoli in cui il riordino avviene già sistematicamente a UdC intere, il tool per il riordino ottimale SI.RI.O. non genera ulteriori benefici (il lotto massimo proposto da SI.RI.O., infatti, corrisponde all’UdC intera);
  • gli articoli su cui concentrare in modo prioritario la ricerca del saving per la diade sono quelli in cui la copertura del lotto medio riordinato è inferiore a 0,5 mesi ed il riordino non avviene a UdC intere (PIR < 100%);
  • le leve su cui agire per ottenere i benefici sono legate principalmente alla modifica dei parametri di riordino. È possibile infatti impostare l’arrotondamento in eccesso al numero di colli da riordinare, nel caso in cui la proposta del sistema di riordino sia pari ad almeno il 30-40% del numero di colli per UdC intera;
  • è consigliabile rivedere periodicamente i parametri dei sistemi di riordino della GDO, verificando puntualmente, articolo per articolo, la coerenza tra le quantità riordinate e consumate in un mese (0,5 mesi < copertura del lotto medio < 2 mesi).
Richiedi gratuitamente l’articolo completo

 

I benefici derivanti da una revisione delle logiche di riordino, inoltre, non risultano equamente ripartiti tra PRO e GDO; dal momento che gli sforzi per la revisione delle politiche di riordino sono prevalentemente a carico della GDO ma è il PRO a godere dei risparmi maggiori, occorre condividere le azioni che portano al “cambiamento”, agendo da un lato sui sistemi di riordino e dall’altro sulle modalità di incentivazione.

I 9 passi di questo progetto sono stati riassunti e dettagliati in un “vademecum” a disposizione di chiunque voglia replicare, in logica “one-toone” e con spirito collaborativo, l’esperimento per la quantificazione dei potenziali benefici ancora da cogliere.

Seguendo le 9 fasi del “vademecum”, le coppie di aziende PRO-GDO interessate a sviluppare un modello collaborativo di riordino potranno implementare operativamente quelle soluzioni che sono alla base dell’ottimizzazione dei costi del processo “order-to-delivery”.

di Fabrizio Dallari e Lorenzo Prataviera

Scarica l’articolo completo con le 9 fasi del “Progetto Riordino Ottimo”

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