L’impatto della pandemia sui transiti nel Canale di Panama

Condividi
Quelli del 2020 sono stati i primi 4 mesi peggiori dell’ultimo lustro

I traffici di tutto il pianeta hanno risentito dell’emergenza Coronavirus e adesso iniziano a permeare le cifre che quantificano il tutto. Altri dati giungono a proposito dei traffici marittimi, in questo caso dal Canale di Panama.

Rispetto al 2019, infatti, è stato registrato un calo del 3,2% da Gennaio ad Aprile, il peggior risultato da cinque anni a questa parte. Malgrado ciò è però aumentato il volume di merce trasportata.

La decrescita più forte da 5 anni

I numeri diffusi dall’Instituto Nacional de Estadìsticas y Censo (INEC) della Contralorìa General di Panama parlano di 4.742 navi transitate nel primo quadrimestre del 2020 contro le 4.899 dello stesso periodo di un anno fa.

Il confronto dei periodi di riferimento degli anni passati indica come nel 2019 il transito era cresciuto dello 0,3%, calato dell’1,5% nel 2018 e cresciuto del 5,5% nel 2017.

Meno transiti, ma più volume

Paradossalmente, però, il volume di carico transitato attraverso le chiuse del canale è aumentato: ben il 9% in più dall’anno precedente, con un conseguente aumento del tonnellaggio di 6,1 punti percentuali.

Questo dato in apparente controtendenza è dovuto al mix di navi che hanno attraversato le chiuse di Panama: quelle corrispondenti allo standard di tonnellaggio Panamax, che possono attraversare le chiuse più vecchie, sono diminuite (-9,2%), a favore di un maggior numero di Neopanamax (+23,2%) che possono usufruire delle chiuse costruite dopo il 2016.

Trattandosi di mercantili più capienti quelli appartenenti alla seconda categoria, hanno finito per incidere favorevolmente sulle tonnellate di carico stivato malgrado la diminuzione complessiva di transiti.

Ti potrebbero interessare