La logistica: non diamola per scontata!

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In questi anni la sensibilità comune rispetto ai temi logistici è cresciuta significativamente. Si parla di logistica ovunque, nei programmi televisivi (dai talkshow ai programmi di discussione e approfondimento politico), nei quotidiani, nelle radio. Anche i nostri politici hanno cominciato a declinare discorsi in cui la parola “logistica” ha un ruolo ed un peso crescenti.

Qualche volta questo peso è pure inflazionato. Purtroppo si parla sempre più delle sue manifestazioni più negative e dei suoi vizi, senza fare neppure cenno alle numerose virtù. La logistica è spesso il parafulmine di numerosi problemi del nostro Paese, dallo sfruttamento del lavoro manuale all’inquinamento e al traffico delle nostre strade, passando attraverso i temi dell’automazione e robotica presunta causa di disoccupazione, la tracciabilità e la salute dei consumatori, etc.

Non posso accettare questa visione semplicistica. La logistica è una disciplina meravigliosa, ovviamente il mio giudizio è di parte in qualità di ricercatore, con numerose opportunità per la crescita e lo sviluppo di tutte le filiere produttive.

Non investire nelle infrastrutture logistiche, nella conoscenza e nella ricerca scientifica ed applicata significa frenare questa crescita. Questo è sicuramente ruolo delle nostre istituzioni, ma non solo, anche delle aziende produttive e non solo, quindi anche degli operatori logistici e dei produttori di servizi e tecnologie logistiche.

La logistica è trasversale alle filiere produttive e gioca un ruolo strategico per tutti gli attori coinvolti chiamati ad interloquire e collaborare.

La logistica ha un costo. Questo costo è strettamente connesso alle prestazioni che il servizio logistico porta con sé, quali la velocità di consegna, la puntualità rispetto quella attesa e concordata, la qualità del servizio (si pensi all’integrità del confezionamento e imballo consegnati al consumatore finale), la sicurezza (si pensi ai prodotti deperibili lungo la catena del freddo), etc.

Questo costo non può non essere esplicito. Solo allora il consumatore finale può apprezzare il valore del prodotto che acquisisce. Il commercio elettronico e il B2C ci stanno viziando a dare per scontato questo servizio nascondendoci il costo. Pretendiamo il pacco venga consegnato in poche ore e non ci chiediamo cosa comporta, nel bene e nel male.

Sicuramente si da poco spazio all’intelligenza che si cela dietro ai modelli, metodi
e tecnologie che garantiscono quella prestazione. Ogni prestazione ha un costo e solo la sua conoscenza può avvalorare questo servizio così importante e trasversale.

Il costo del servizio logistico va esplicitato anche qualora la politica aziendale sia quella di scontarcelo. Almeno passi l’informazione sul costo. Non possiamo dare per scontato la logistica, altrimenti non ne riconosciamo l’importanza e non ci impegniamo nel progettarla, pianificarla, gestirla e controllarla al meglio.

La logistica va ottimizzata, non dominata. Il servizio logistico deve costare poco e basta. I contratti di outsourcing tentano spesso e volentieri di giocare al ribasso perché l’unica leva sembra essere il costo: questo non fa altro che incentivare ulteriormente i vizi di cui si faceva cenno sopra.

Le cose stanno cambiando in questi ultimi anni ma c’è ancora tanto lavoro da fare e ci riguarda tutti. Cerchiamo di conoscere e promuoviamo la trasparenza.
Viva la logistica!

A cura di Riccardo Manzini, Università degli Studi di Bologna

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