Lo Shipping guarda al 2026: più forza contrattuale in mano agli spedizionieri

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Nella generale difficoltà di leggere l’andamento del mercato delle spedizioni marittime e delle sue dinamiche da quando il mondo ha iniziato a demolire ogni singola certezza prima ritenuta incrollabile, il 2025 paradossalmente mostra un’inversione di tendenza.

Il mercato si starebbe infatti mostrando più aperto nei confronti degli acquirenti, dopo anni di pressioni inflazionistiche e di instabilità geopolitica, e il settore del trasporto marittimo mostrerebbe dunque segnali di riequilibrio

È l’opinione degli esperti della società di consulenza e analisi dei traffici marittimi Drewry, basata sull’osservazione delle tariffe contrattuali, le quali sono finalmente in diminuzione, offrendo agli spedizionieri un’occasione per rinegoziare condizioni più favorevoli

La fonte di dati su cui poggia questo ragionamento è l’indice Drewry East-West Contract Rate, che ha registrato un calo del 3% su base annua – il primo dal 2024 – segnando un’inversione di rotta significativa.

Tariffe e benchmark: ancora sopra i livelli pre-Covid

Purtroppo sarebbe errato affermare che le tariffe siano improvvisamente divenute convenienti. Infatti, nonostante il calo registrato, esse rimangono elevate, tanto che, a settembre 2025, l’indice era ancora superiore del 25% rispetto al benchmark del 2019 – data spartiacque tra ciò che era considerato ‘normale’ nell’era pre-Covid e pre-scossoni geopolitici. 

È domanda comune tra gli spedizionieri, registrata da Drewry, chiedere se i contratti del 2026 potranno tornare ai livelli pre-pandemia, ma gli analisti prevedono solo una graduale discesa, legata alle dinamiche di gara e negoziazione.

Nuove leve negoziali per gli spedizionieri

Ammesso che una condizione di minor tensione del mercato regga, in tal caso gli spedizionieri guadagnerebbero potere contrattuale

Gli analisti di Drewry suggeriscono proprio di sfruttare questa fase per ottenere alcuni benefici, come termini di pagamento più lunghi, impegni sulla qualità del servizio, clausole contro i sovrapprezzi – come il demurrage e la detenzione – nonché meccanismi di revisione tariffaria in caso di crollo dei prezzi.

Oltre le tariffe: resilienza e gestione del rischio

Secondo la direttrice di Drewry Supply Chain Advisors, Chantal McRoberts, il focus non deve essere solo sulle tariffe

Strategica per gareggiare nelle tariffe del 2026 è l’inclusione di strumenti dedicati alla gestione del rischio e alla resilienza operativa, per affrontare eventuali shock futuri e garantire continuità.

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