LVMH: blockchain per tracciare l’autenticità dei prodotti

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LVMH è una multinazionale e conglomerata francese con sede a Parigi, proprietaria di oltre settanta marchi divisi in aziende di alta moda, di orologi, di vini e liquori, di editoria, di distribuzione e di alberghi di lusso, per un fatturato nel 2018 di 53 miliardi di dollari.

Secondo il sito CoinDesk (articolo al seguente link), LVMH si sta preparando per il lancio di una blockchain per assicurare l’autenticità dei prodotti venduti dai suoi brand (tra cui troviamo ad esempio Bulgari, Fendi, Moët & Chandon..)

Il nome in codice della blockchain sarebbe AURA e si prevede un avvio nel maggio o giugno di quest’anno, inizialmente nei brand Louis Vuitton e Parfums Christian Dior per essere, in seguito, estesa a tutti gli altri brand ed eventualmente anche ai competitors.

La blockchain sarebbe stata sviluppata sulla base della blockchain Quorum sviluppata da JPMorgan, con il supporto di Microsoft Azure e dello studio ConsenSys.

L’obiettivo di AURA è quello di assicurare l’autenticità dei prodotti tracciandone tutto il percorso: dall’origine delle materie prime, passando per il punto vendita ed arrivando fino al mercato dell’usato.

Il passo successivo sarà quello di proteggere la proprietà intellettuale e di combattere l’ad fraud.

La parte più complicata del progetto è quella di convincere i propri competitors ad entrare nella blockchain. Sempre secondo il sito CoinDesk, LVMH donerà tutta la proprietà intellettuale sulla blockchain ad un’entità separata che a sua volta apparterrà ai brand che vi parteciperanno. Quindi se, ad esempio, Gucci decidesse di entrare nella piattaforma, vi entrerà come shareholder, con diritto sulla proprietà intellettuale della blockchain pari a quello di Louis Vuitton.

Inoltre strumenti per la garanzia della privacy assicureranno che le informazioni non vengano in alcun modo condivise tra i vari brand ed i relativi clienti.

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