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Robotica in magazzino: come cambiano lavoro e competenze

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Image by user6702303 on Freepik

Entro il 2030, uno su 20 manager della supply chain non supervisionerà più esseri umani, ma robot: lo afferma una recente ricerca di Gartner, che prevede un cambiamento radicale nel mondo del lavoro, comandato da una crescente adozione della robotica intelligente. 

Sempre secondo gli analisti, l’80% delle persone interagirà quotidianamente con robot di qualche tipo: processi, ruoli e competenze saranno dunque sconvolti rispetto a quelli attuali.

Cosa spinge l’automazione: poca manodopera e costi in crescita

La scarsità di lavoratori qualificati e l’aumento dei costi operativi hanno spinto negli ultimi anni le aziende a considerare seriamente la robotica. 

Per i Chief Supply Chain Officers (CSCO), investire in robot intelligenti non è più un opzione fantascientifica, ma una scelta strategica. 

Ciò malgrado, molte organizzazioni faticano a sfruttare appieno la tecnologia a causa della mancanza di know-how interno, ma anche della difficoltà a reperire figure professionali esterne in grado di colmare i vuoti interni all’azienda.

Nuove strutture organizzative: il manager del futuro

Gestire un robot è ovviamente diverso dal gestire una persona. I manager dovranno pertanto confrontarsi con scenari inediti, come la supervisione di flotte composte da robot specializzati e multifunzionali, capaci di svolgere compiti diversi in ambienti condivisi. 

Costruire una strategia per l’automazione dei magazzini diventerà in pochi anni un aspetto cruciale per integrare i robot in maniera efficace: basti pensare a quanto è complessa l’orchestrazione delle missioni di una flotta di carrelli elevatori per capire come si articola in maniera complessa la questione se si parla di robot autonomi.

Le competenze: meno ingegneria, più comprensione tecnica

Secondo Gartner, anche le esigenze degli uffici del personale delle aziende logistiche cambieranno: non servirà infatti progettare robot, dunque non è di ingegneri che avranno bisogno le società, ma piuttosto di persone in grado di comprenderne funzionalità e limiti

I manager dovranno sapere come i robot interagiscono tra loro e con le persone, per valutare se e come impiegarli in determinate attività. Ad esempio, gestire un robot mobile in un’area con scaffali alti e presenza umana comporta implicazioni sia di sicurezza che di pianificazione.

Verso una ‘governance’ robotica

Secondo la ricerca, le aziende dovranno adottare nuovi metodi di gestione, ancora poco diffusi, che comprendano la formazione di centri di competenza robotica, la definizione di strategie complete per l’automazione, il monitoraggio dell’intero ciclo di vita robotico dall’adozione alla manutenzione e l’implementazione di una governance robusta su contratti, performance attese e cybersicurezza.

La gestione dei robot, inizialmente affidata a ruoli specifici, tenderà a evolvere in una funzione trasversale, simile alla trasformazione dell’IT nelle aziende moderne. Secondo Gartner, questa transizione sarà graduale e impegnativa, ma indispensabile per restare competitivi.

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