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MSC riorienta i traffici: l’Africa Occidentale sale di livello nel trasporto container

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Foto di David Z da Pixabay

Mediterranean Shipping Co. (MSC), il gigante mondiale del trasporto container, ha avviato una trasformazione significativa nelle rotte marittime globali, trasferendo parte dei suoi traffici e delle sue navi più grandi verso l’Africa Occidentale. 

Questo spostamento rappresenta un cambio di rotta strategico nonché una svolta per la regione, che fino a poco tempo fa non figurava tra le rotte dominanti del commercio containerizzato.

Navi più grandi, porti più attrezzati  

Nel 2024, MSC ha iniziato a riassegnare alcune delle sue unità da 24.000 TEU dalla consolidata rotta Asia-Europa al più dinamico corridoio Asia-Africa Occidentale

La conseguenza è stata un aumento del 28% nella dimensione media delle navi operative su questa rotta, passata da 6.343 a 8.127 TEU, con la previsione che questo dato aumenti ulteriormente man mano che altre meganavi verranno ridistribuite.

Scali record nei porti africani  

A partire da aprile, la MSC Diletta (23.782 TEU) ha segnato un traguardo storico attraccando nel porto di Lomé, in Togo, come la più grande portacontainer mai giunta nel paese

Poco dopo, la MSC Türkiye (24.346 TEU) ha seguito l’esempio, confermando la piena operatività di scali africani che cercano di rendersi sempre più competitivi. Oltre a Lomé, queste navi colossali hanno fatto tappa anche ad Abidjan (Costa d’Avorio), Tema (Ghana) e Kribi (Camerun).

Nuove opportunità economiche  

La chiave, secondo la stessa MSC, sta nel fatto che i volumi commerciali tra Asia e Africa stanno crescendo a ritmo sostenuto, in particolare quelli diretti verso l’Africa Occidentale. 

L’impiego sistematico di navi di nuova generazione lungo questa rotta non solo aumenta l’efficienza logistica, ma contribuisce anche a rafforzare la posizione della regione nel commercio marittimo globale. La presenza regolare di queste unità potrebbe infatti incentivare ulteriori investimenti infrastrutturali, facilitare lo sviluppo industriale e rafforzare l’integrazione commerciale del continente.

Un nuovo asse nel commercio globale  

Con questa mossa, in parte dettata dalla perdita di affidabilità degli scali tra Mar Rosso e Golfo Persico per via dei tira-e-molla geopolitici, MSC ridefinisce i flussi del trasporto container, con effetti potenziali su scala planetaria; la compagnia di Shipping affida adesso un ruolo centrale a porti africani che, fino a pochi anni fa, erano considerati secondari, con il risultato di portare all’emersione di una nuova dorsale commerciale, capace di spingere la crescita e il protagonismo economico della regione.

Da non dimenticare che il motore di questi flussi sono sia il riassetto delle rotte verso Occidente per via dell’asfissia di Suez, sia le esportazioni cinesi verso i Paesi africani, che Pechino in molti casi ha messo nel cono d’ombra delle sue colonie commerciali.

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