Semplificare le regole per il rilancio dell’economia Italiana: il libro bianco AICAI e Luiss Business School

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La ricerca ha messo in evidenza che durante i mesi del lockdown sono stati proprio i corrieri aerei internazionali ad assicurare la continuità dei rifornimenti ai presidi medici in tutto il mondo e a impedire il blocco totale dell’economia mondiale

Un nuovo Libro Bianco realizzato da Luiss Buisiness School, dal titolo “Il ruolo dei corrieri aerei internazionali: dall’economia dell’emergenza all’emergenza dell’economia” fotografa l’impatto sull’economia italiana dei soci AICAI, l’Associazione Italiana dei Corrieri Aerei Internazionali, di cui sono parte i tre principali player mondiali del settore, DHL, FedEx e UPS.

AICAI, i numeri del settore aereo italiano 

Oltre 52.000 lavoratori tra indotto e dipendenti diretti, un fatturato superiore ai 3 miliardi di euro, 300 voli settimanali da e per l’Italia, 7.000 veicoli, 133,5 milioni di spedizioni di cui 28,8 milioni in esportazione: questi i numeri “italiani” 2019 di AICAI, il cui impatto che si è compreso nella sua interezza proprio in occasione dell’emergenza COVID: durante i mesi del lockdown infatti, sono stati proprio i network proprietari dei tre grandi player ad assicurare la continuità dei rifornimenti ai presidi medici in tutto il mondo oltre ad impedire il “fermo macchina” totale all’economia mondiale. Un ruolo che è valso il pubblico riconoscimento di servizio “essenziale” da parte delle Istituzioni.

Adesso si affaccia un’altra “emergenza”, quella di un’economia che tra lo shock-Covid e l’imminente attivazione della Brexit è in continua fibrillazione e necessita di un immediato rilancio che i soci AICAI sono pronti ad affrontare. Rilancio che può avvenire solo attraverso l’export, l’unico fattore a sostenere l’economia nazionale dopo la crisi del 2008 e key-driver per la crescita del PIL, affiancando le PMI nella ricerca di opportunità internazionali nell’ e-commerce B2C e B2B.

L’export è la chiave

Solo il 2,9% delle imprese nazionali esporta e i corrieri aerei si propongono quindi come facilitatori per le imprese, specie per le PMI che generalmente non dispongono dei mezzi necessari per sostenere i costi connessi all’internazionalizzazione. Il modello di business unico dei corrieri, che collega il mondo, rappresenta un’enorme opportunità che può innescare un circolo virtuoso per l’economia italiana e l’esportazione delle merci ad alto valore aggiunto del Made in Italy se meglio compreso e supportato dalle istituzioni.

Il settore dei corrieri aerei espressi genera il 40% dei ricavi dell’intero segmento cargo aereo. Al riguardo è importante sottolineare che per le esportazioni verso Paesi extra-UE, sebbene nel 2016 il traffico cargo aereo abbia movimentato solo lo 0,74% dei volumi esportati, il controvalore economico è stato pari al 25,8% del totale, con una crescita del valore medio trasportato che dal 1999 al 2018 è stata circa 15 volte superiore a tutte le altre modalità di trasporto.

La forza del network

In un momento in cui non vi sono punti di riferimento – ha commentato il Presidente AICAI Alessandro Legaoffriamo la certezza di network proprietari e di flotte capaci di arrivare dovunque e comunque: l’Italia è un Paese di 60 milioni di abitanti, a fronte di 7 miliardi di popolazione globale: e come dimostra lo studio, l’export è l’unica possibilità per le sue piccole, medie e grandi imprese di crescere. I corrieri aerei sono dei facilitatori naturali del business, e le Istituzioni devono agevolare la nostra specificità consentendoci di lavorare con regole semplici, chiare e uniformi in campo aeroportuale, doganale e urbano”.

“L’insieme delle dinamiche analizzate ci ha permesso di identificare le policy necessarie a supportare il settore e più in generale l’export delle PMI, all’indomani di un’emergenza sanitaria che ha accelerato la trasformazione digitale del Paese. Sostenibilità e semplificazione sono le linee guida di questo piano di intervento per il mondo dei corrieri aerei espressi, in termini sia di transizione verso veicoli a minor impatto ambientale, sia di semplificazione normativa, di regole uniformi che facilitino la pianificazione degli investimenti negli hub aeroportuali nazionali e di una regolamentazione più efficiente.” ha concluso Matteo Caroli, Associate Dean for Internationalisation Luiss Business School. 

L’evento alla Luiss Business School

L’evento, che si è tenuto presso la sede Luiss Business School di Villa Blanc, ha visto la partecipazione dei principali interlocutori dei soci AICAI, un panel di alto profilo composto da Giuseppe Catalano, Coordinatore della struttura tecnica di missione del Ministero dei Trasporti, Carlo Ferro, Presidente dell’ICE, Giovanna Laschena, Vice Direttore Centrale Economia e Vigilanza Aeroporti, ENAC – Ente Nazionale Aviazione Civile e Marcello Minenna, Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane. In streaming sono intervenuti anche Marco Granelli, Assessore alla Mobilità del Comune di Milano e Coordinatore del Tavolo Mobilità ANCI e Enrico Stefano, Presidente Commissione Servizi Pubblici Locali ANCI e Presidente III Comm.ne Consiliare Permanente Mobilità, Comune di Roma. Insieme ad Andrea Ferro di Radio 24 e ad altri due tra i massimi esperti italiani del settore trasporti, Vincenzo Visco Comandini e Massimo Marciani è stato avviato un dibattito sugli output del Libro Bianco presentati dai Professori Matteo Caroli e Umberto Monarca di Luiss.

Fonte: Aicai

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