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Shipping, l’80% del market share ad Alleanze e MSC

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Foto di Niklas da Pixabay

Il trasporto marittimo di container affronta un periodo di forti mutamenti strategici, ma prima ancora che per i cambiamenti dovuti alla geopolitica globale, tra 2024 e 2025 sono mutate le alleanze tra grandi compagnie di navigazione.

Le nuove Alleanze e il ruolo predominante assunto da MSC (Mediterranean Shipping Company) stanno trasformando radicalmente la struttura del mercato globale: secondo le più recenti rilevazioni, oltre l’80% della capacità globale di trasporto container è concentrata nelle mani di poche alleanze strategiche e di MSC, che pur operando in maniera indipendente, esercita un’influenza paragonabile ai grandi consorzi del settore.

MSC: il gigante solitario

Con una quota del 20,6% sulla capacità mondiale dei container, MSC si afferma come il primo operatore globale del settore. La compagnia svizzera, pur non aderendo formalmente ad alcuna alleanza, viene considerata a livello analitico come un attore assimilabile per dimensioni e impatto commerciale ai grandi gruppi di collaborazione marittima.

L’avanzata della Gemini Cooperation

Una delle novità più rilevanti del settore è la formazione della Gemini Cooperation, l’alleanza tra Maersk e Hapag-Lloyd. Insieme, queste due compagnie totalizzano il 21,6% della capacità globale. L’obiettivo della cooperazione è razionalizzare i servizi e promuovere una logistica sostenibile e uniforme tra i principali porti internazionali.

Ocean Alliance: forza su scala globale

L’Ocean Alliance riunisce quattro operatori: CMA CGM, COSCO, Evergreen e OOCL. Questa alleanza detiene una quota di mercato del 28,4%, risultando la più ampia per capacità complessiva. La sua forza risiede nella portata globale e nella disponibilità di una flotta altamente diversificata, elemento che le consente una capillarità senza eguali.

La strategia della Premier Alliance

Composta da ONE, HMM e Yang Ming, la Premier Alliance mantiene un ruolo significativo nei traffici transpacifici e regionali asiatici. Con un market share dell’11,5%, si distingue per gli investimenti in nuove navi e soluzioni digitali che rafforzano la competitività sulle rotte più congestionate.

Spazi sempre più ridotti per gli indipendenti

Complessivamente, l’intero blocco composto dalle principali alleanze e da MSC raggiunge l’82,1% della capacità mondiale di trasporto container

Questo significa che soltanto il 17,9% del mercato resta in mano ad operatori indipendenti, che faticano a competere su scala globale a causa della minore disponibilità di navi e risorse logistiche.

Il livello attuale di concentrazione nel settore potrebbe sollevare interrogativi su concorrenza, stabilità dei noli e accesso equo ai servizi di trasporto. Man mano che le reti si integrano e la concorrenza si riduce, la trasparenza delle tariffe, la qualità del servizio e la sostenibilità ambientale diventano temi cruciali per regolatori e stakeholder. Il futuro del trasporto marittimo si giocherà sull’equilibrio tra efficienza logistica e pluralità di offerta.

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