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Suez, la rincorsa per riportare i traffici nel Mar Rosso

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Messa in stand-by la minaccia Houti per i transiti nel Mar Rosso, il problema che si pone all’Autorità del Canale di Suez è come riportare i grandi Carrier lungo le rotte che passano dall’Egitto.

l’Autorità marittima di Suez ha dunque varato nuove misure per incentivare il passaggio delle grandi navi portacontainer attraverso il famoso stretto egiziano: dopo mesi di drastico calo del traffico, dovuto ai timori sulla sicurezza nel Mar Rosso causati dagli attacchi dei ribelli Houthi ora – forse – placati, il governo egiziano punta a rilanciare il ruolo strategico del Canale con sconti significativi sulle tariffe di transito.  

Nel frattempo, è stato intavolata anche una trattativa con Maersk perché riporti le sue portacontainer a solcare le acque del Canale.

Suez, un anno tra perdite e deviazioni delle rotte

Negli ultimi diciotto mesi, la crisi nel Mar Rosso ha costretto numerosi operatori marittimi a evitare il Canale di Suez, deviando le rotte delle grandi navi verso il Capo di Buona Speranza

Lo scenario venutosi a creare ha comportato un impatto notevole sull’economia e sulla logistica globale, con Suez sacrificato sull’altare della sicurezza: il traffico nel Canale è diminuito addirittura del 76,1% su base annua, a tutto vantaggio del Capo di Buona Speranza che ha visto levitare il numero di navi in transito del 98%.  

Anche le compagnie di navigazione hanno subito pesanti ripercussioni, con costi di trasporto schizzati alle stelle, passando da 400.000 a oltre 1 milione di dollari per viaggio a causa delle rotte più lunghe e onerose, motivo per cui i noli sono triplicati rispetto ai livelli precedenti alla crisi, generando difficoltà soprattutto nei collegamenti tra Asia, Europa, Mediterraneo e la costa orientale degli Stati Uniti.  

Inoltre, nuovi porti si sono offerti (e consolidati) come hub di transhipment per le rotte intercontinentali, costituendo una concorrenza per il Canale egiziano inesistente sino a pochi anni fa.

Le nuove politiche dell’Autorità del Canale di Suez

Per invertire la tendenza alla fuga delle grandi navi, l’Autorità del Canale di Suez ha introdotto uno sconto del 15% sulle tariffe di transito per le portacontainer di 130.000 tonnellate nette o più, indipendentemente dal fatto che viaggino cariche o in zavorra. Lo sconto sarà applicato direttamente al momento del passaggio, senza bisogno di documentazione aggiuntiva, il che rende il tutto assai più snello burocraticamente parlando.  

L’incentivo avrà una durata di 90 giorni a partire dal 15 maggio, dando ai grandi armatori un’opportunità concreta per valutare un ritorno alle rotte tradizionali. 

La misura arriva dopo che, nelle scorse settimane, è stato annunciato un accordo di cessate il fuoco tra gli Stati Uniti e gli Houthi, nel quale il gruppo ha affermato che smetterà di attaccare la navigazione commerciale. Va detto che, malgrado gli attacchi ai mercantili siano cessati da fine 2024, molte compagnie di navigazione sono rimaste caute prima di riprendere i transiti attraverso il Mar Rosso.  

Un tentativo di stabilizzazione 

La decisione di introdurre incentivi finanziari si inserisce in una più ampia strategia di stabilizzazione e rilancio del Canale di Suez. Il governo egiziano, consapevole delle perdite subite, mira a ristabilire la fiducia degli operatori nel passaggio attraverso Suez, che è sempre stato un collegamento essenziale per il commercio globale.  

L’efficacia di questi sconti dipenderà però dalla percezione della sicurezza da parte delle compagnie di navigazione e dalla capacità del cessate il fuoco di tradursi in una reale diminuzione della minaccia. Solo nelle prossime settimane si potrà comprendere se le iniziative messe in campo dall’Autorità del Canale di Suez riusciranno a riportare il traffico marittimo ai livelli precedenti alla crisi.

Nell’ultimo anno è stata anche portata a termine la realizzazione del raddoppio del canale in alcuni tratti e la messa a punto di bacini per le riparazioni, in modo da poter accogliere navi più grandi e più navi simultaneamente, oltre che offrire loro assistenza.

Appello a Maersk

Intanto, l’Autorità del Canale di Suez (o SCA) ha avviato un dialogo diretto con Maersk per favorire la ripresa dei transiti attraverso lo stretto egiziano, puntando proprio sui miglioramenti nelle condizioni di sicurezza nel Mar Rosso. 

In un incontro con una delegazione di alto livello della compagnia, il presidente Osama Rabie ha ribadito l’importanza strategica del Canale per il commercio globale e ha illustrato le misure di incentivazione, tra cui lo sconto del 15% sui pedaggi per le grandi navi portacontainer. 

Sebbene Maersk riconosca la centralità del Canale, la decisione sulla ripresa dei transiti dipenderà dall’evoluzione della sicurezza regionale: i dirigenti della compagnia hanno accolto con favore l’iniziativa della SCA e continueranno a monitorare la situazione, valutando un possibile ritorno alle rotte tradizionali.  

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