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Supply Chain sempre più intelligenti, come svilupparle?

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Tra aumenti dei costi, nuove (e imprevedibili) politiche commerciali e l’avanzare dell’intelligenza artificiale, le aziende che si occupano di logistica sono chiamate a ripensare continuamente le proprie strategie per restare competitive. 

Com’è ovvio, si tratta di un’evoluzione che non è priva di ostacoli: molte imprese faticano infatti a bilanciare le esigenze immediate con una visione di lungo termine e, nonostante gli investimenti tecnologici, i risultati tardano ad arrivare.  

Come possono quindi le aziende sviluppare supply chain più intelligenti e reattive? Ecco i nodi principali e le possibili strategie da adottare emerse dalla 2025 Digital Trends in Operations Survey di PWC.  

I problemi della supply chain moderna

Le aziende, logistiche e no solo, affrontano un vero e proprio dilemma: gestire le criticità quotidiane senza perdere di vista gli obiettivi futuri

Secondo le recenti analisi di settore il 91% delle imprese sta rivedendo la propria strategia relativa alla supply chain, ossia agli approvvigionamenti, a seguito delle nuove politiche commerciali volute dall’amministrazione Trump.

Il 57% dei 650 manager intervistati da PWC afferma di aver già integrato l’AI in alcune funzioni aziendali, mentre il 92% sostiene che gli investimenti tecnologici non hanno ancora prodotto il ritorno atteso.  

Un problema di fondo è la difficoltà di pianificazione, come rivela il fatto che l’82% degli intervistati segnali problemi nel bilanciare urgenze operative e strategie di lungo periodo. Inoltre, quasi il 90% prevede un aumento significativo dei costi dei fornitori e dei materiali nel prossimo anno, aumentando la pressione sulle decisioni aziendali. 

AI e digitalizzazione: opportunità e ostacoli

L’intelligenza artificiale si sta dimostrando un alleato prezioso per la gestione della supply chain. Oltre metà dei leader aziendali utilizza già l’AI per affrontare le interruzioni operative, mentre un altro 33% è in una fase di sperimentazione.  

Gli ‘agenti AI’ vengono impiegati per effettuare previsioni sulla domanda, ottimizzare gli acquisti e monitorare le spedizioni.  

Tuttavia, la scalabilità dell’AI resta una sfida: il 42% degli intervistati segnala problemi di integrazione, mentre il 37% indica difficoltà legate alla qualità e all’accessibilità dei dati. Un’altra barriera è l’interoperabilità dei sistemi: senza una strategia di integrazione efficace, l’adozione di strumenti digitali rischia di non generare il valore sperato.  

Tecnologia e capitale umano: un binomio vincente

Oltre agli investimenti digitali, le aziende stanno puntando sulla formazione e sull’acquisizione di talenti in campo tecnologico. Tuttavia, strategie meno convenzionali—come certificazioni interne o acquisizioni mirate—si stanno rivelando altrettanto efficaci.  

Un aspetto fondamentale è la creazione di una cultura aziendale orientata all’apprendimento continuo, permettendo ai team di evolvere in parallelo con le nuove tecnologie.  

Le ‘8 mosse’ per una supply chain più intelligente 

Per accelerare il cambiamento, le aziende possono adottare otto strategie chiave, così riassumibili:  

1. Dare priorità alle iniziative digitali, concentrando risorse su obiettivi strategici.  

2. Anticipare le interruzioni, sfruttando modelli predittivi e strutture operative flessibili.  

3. Valorizzare i dati, migliorandone qualità e accesso.  

4. Misurare il ritorno degli investimenti tecnologici, collegando AI e digitalizzazione a metriche di prestazione.  

5. Integrare le tecnologie, evitando di accumulare strumenti senza una strategia unitaria.  

6. Diffondere l’AI a tutti i livelli dell’azienda, non limitandola a singole funzioni.  

7. Rafforzare la collaborazione nella supply chain, costruendo ecosistemi più interconnessi.  

8. Promuovere una cultura digitale, evolvendo ruoli e competenze per massimizzare il valore della trasformazione.  

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