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Trasporto su strada: l’accelerazione dell’eTIR per un commercio più efficiente

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Nel panorama logistico internazionale, semplificare le procedure transfrontaliere per le merci in  transito ai confini dell’Unione Europea rappresenta un obiettivo importante. 

Attualmente esiste il sistema ‘TIR’, nato proprio per facilitare il commercio transfrontaliero attraverso procedure doganali semplificate, ma appare chiaro come serva una sua evoluzione verso una versione completamente digitale, già sistematizzata e denominata eTIR

La IRU (International Road Transport Union) ha recentemente sollecitato le autorità doganali dei Paesi appartenenti alla regione dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica (OCE, che comprende molte nazioni dell’ex-Unione Sovietica collocate oltre la linea di demarcazione dei Balcani) ad accelerare l’implementazione dell’eTIR. 

L’obiettivo? Semplificare le operazioni alle frontiere, ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore fluidità nel traffico merci internazionale.  

I vantaggi dell’eTIR

L’adozione dell’eTIR porta con sé diversi benefici per il trasporto su gomma, soprattutto in Europa.

In primis, la digitalizzazione riduce la necessità di documenti cartacei, velocizzando le verifiche doganali e minimizzando i tempi di attesa. Con strumenti come il TIR-EPD, i trasporti a basso rischio possono essere identificati rapidamente, consentendo passaggi ancor più fluidi alle frontiere.

Tra gli altri vantaggi, la tracciabilità digitale permette una gestione più trasparente delle operazioni, riducendo il rischio di frodi e irregolarità e, non ultimo, eliminare le lunghe code di camion alle frontiere significa ridurre le emissioni e migliorare l’impatto ambientale dei trasporti su gomma.  

Gli ostacoli all’attuazione 

Sebbene alcuni paesi dell’OCE, come Azerbaigian, Pakistan e Uzbekistan, abbiano già adottato misure per l’eTIR, molti altri sono ancora in ritardo. Senza un’implementazione uniforme, il sistema non potrà dispiegare tutto il suo potenziale, ma, d’altronde, i problemi riguardano proprio l’integrazione tecnologica tra i diversi paesi e la necessità di investimenti mirati per adeguare le infrastrutture doganali.  

L’importanza dell’eTIR per il trasporto europeo 

L’Europa, grazie alla sua vasta rete di trasporto su gomma, ha tutto da guadagnare dall’adozione dell’eTIR. L’iniziativa potrebbe contribuire a rendere più efficiente il commercio intraeuropeo, facilitando le operazioni nei corridoi logistici cruciali e migliorando la competitività delle imprese di trasporto. Inoltre, una maggiore digitalizzazione favorisce la cooperazione tra le nazioni, migliorando l’integrazione economica.  

L’appello della IRU alle autorità doganali è pertanto chiaro: è necessario accelerare la transizione digitale per garantire un commercio più fluido e sostenibile. Le amministrazioni doganali hanno ora la chiave per collaborare con la CEPE/ONU (la Commissione economica delle Nazioni Unite) e integrarsi pienamente nel sistema. 

L’eTIR non rappresenta solo un progresso tecnologico, ma una necessità strategica per il futuro del trasporto su strada in Europa e nel mondo.  

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