Logistica marittima: un mercato in continua evoluzione

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Tra record di profitti, tensioni geopolitiche e il futuro delle alleanze, le societĂ  di logistica marittima affrontano un mercato incerto

Il mondo della logistica marittima ha conosciuto nel triennio 2020-2022 un periodo di straordinario successo, nonostante (o proprio grazie a, dipende dai punti di vista) le impegnative sfide che ha dovuto affrontare. 

Pur attraversando l’economia globale un periodo di forte incertezza, le compagnie di movimentazione marittima, hanno saputo operare come mai prima d’ora, registrando, secondo le analisi dell’autorevole societĂ  di consulenza Drewry, profitti che hanno sorpassato quelli accumulati nei sei decenni precedenti. 

Le criticità imposte dalla pandemia, prima, e dalle tensioni geopolitiche, poi, acuite dal conflitto in Ucraina, hanno messo a dura prova le supply chain di tutto il mondo, ma non hanno frenato la positiva evoluzione del mercato della logistica marittima: le flotte portacontainer hanno infatti sfruttato ogni opportunità offerta dalla crescente domanda di beni e servizi, fattore che si è rivelato determinante per un’impennata dei noli senza precedenti.

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Record di profitti e dominio dei giganti

Nel 2022, le prime cinque societĂ  di logistica marittima al mondo hanno generato ricavi strabilianti, sfiorando i 336 miliardi di dollari, con profitti netti di quasi 128 miliardi di dollari.

Msc ha guidato la classifica con 86,4 miliardi di ricavi, seguita da Maersk con 81,5 miliardi e Cma Cgm con 74,5 miliardi. Tuttavia, in termini di profitti, Msc è emersa come leader incontrastata, con 36,2 miliardi, seguita da Maersk (29,7 miliardi) e Cma Cgm (circa 24,9 miliardi). 

La famiglia Aponte, titolare di Msc, ha accumulato una liquidità eccezionale valutata in 63 miliardi di dollari alla data di dicembre 2022, superando di gran lunga i rivali Maersk (27 miliardi) e Hapag-Lloyd (13,4 miliardi). 

Anche la flotta di navi portacontainer ha visto Msc in testa con 785 imponenti navi, seguita da Maersk con 680, Cma Cgm con 621, Cosco con 478 e Hapag-Lloyd con 262. 

In termini di ordini, Msc e Cma Cgm si contendono il primato con 121 e 123 richieste di ulteriori navi rispettivamente, promettendo un futuro intrigante nel settore; nonostante tutta questa prosperità, il mercato non è però privo di criticità.

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Prospettive future: crescita, concorrenza e fattori esterni

E’ opinione degli analisti di settore che il mercato nei prossimi anni sia destinato a crescere ulteriormente, sostenuto Inn particolare modo dalla domanda globale di beni e dal commercio internazionale, in costante evoluzione. 

Tuttavia, la concorrenza si intensificherà, specialmente con la fine delle alleanze tra i principali vettori marittimi. 

Oltre a ciò, molteplici nubi si addensano all’orizzonte ed aprono interrogativi a cui è difficile al momento dare una risposta certa: l‘andamento del mercato, infatti, continuerĂ  a essere influenzato da fattori esterni tra cui prevarranno le condizioni economiche e i prezzi del carburante. 

Quest’ultimo elemento acquista un particolare rilievo alla luce delle perduranti tensioni geopolitiche e del deteriorarsi della situazione medio orientale che potrebbe portare a nuove crisi energetiche, riduzioni del fabbisogno di carburanti e aumento dei prezzi con pesanti ricadute sui costi di trasporto.

Questo aumento dei costi potrebbe erodere i profitti delle societĂ , rendere piĂą difficile la concorrenza e provocare interruzioni delle catene di approvvigionamento.

Un ulteriore rischio consiste poi nel negativo riflesso che le tensioni nelle diverse aree del mondo possono avere sulla domanda di beni di prima necessità provocando una riduzione della domanda di beni non essenziali; fatto, questo, che potrebbe portare a un cambiamento nel mix di merci trasportate dalle compagnie marittime.

Immagine di tawatchai07 su Freepik
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Il ruolo delle alleanze: passato, presente e futuro

Il mercato è dominato da un numero limitato di grandi società, con le prime cinque che controllano circa il 75% della capacità globale di trasporto container. 

Le alleanze tra i principali vettori marittimi, come la 2M Alliance (Maersk e MSC), l’Ocean Alliance (CMA CGM, Cosco, Evergreen, Yang Ming), e The Alliance (Hapag-Lloyd, ONE, Yang Ming, K Line), hanno svolto un ruolo cruciale nell’aumentare l’efficienza e la competitivitĂ  delle societĂ . 

Esse, infatti, hanno consentito alle compagnie di condividere le risorse, come le navi e le rotte commerciali consentendo una riduzione dei costi e un aumento della capacitĂ  di trasporto

Ora però, la fine di queste alleanze appare all’orizzonte, programmata tra il 2025 e il 2029. La dismissione delle alleanze comporta diverse implicazioni: l’aumento della concorrenza potrebbe ridurre i prezzi ma spingere le societĂ  a investire in nuove navi e tecnologie. 

Inoltre, essa potrebbe rendere più difficile per le società di logistica marittima l’accedere alle rotte commerciali portando a una riduzione della capacità di trasporto e a un aumento dei prezzi

In alternativa le societĂ  potrebbero formare nuove alleanze o allearsi con nuovi partner, cambiando il mix di interessi commerciali e strategici e provocando una riduzione della concentrazione del mercato.

In definitiva, le tensioni geopolitiche e la dismissione delle alleanze possono avere un impatto significativo sull’andamento futuro del mercato della logistica marittima e richiedono per il futuro grande capacitĂ  di adattamento ai cambiamenti del mercato.

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