Ancora in caduta i noli dei container: cosa accade nel trasporto merci via mare

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L’offerta sovra dimensionata rispetto alla domanda e la crescente congestione dei depositi stanno mettendo a dura prova il trasporto container che potrebbe anche subire la ricaduta della fine dell’alleanza 2M

Il settore del trasporto container sta attraversando un periodo di turbolenza caratterizzato dalla costante caduta delle tariffe dei noli. Questo fenomeno è stato innescato da diversi fattori, tra cui una sovra stima delle potenzialità della domanda unita ad una crescente congestione nei depositi di container.

Alle porte si palesa, poi, la fine dell’alleanza 2M, i cui effetti si avranno dal gennaio 2025 ma che già oggi condizionano il mercato.

Gli operatori logistici devono poi fare il conto anche con le questioni ambientali e le nuove regolamentazioni comunitarie sempre più stringenti.

Il futuro del settore dipenderà dalla capacità di adattamento a queste sfide e di trovare soluzioni innovative per garantire sostenibilità e redditività nel lungo termine.

Immagine di tawatchai07 su Freepik
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Sovra offerta di capacità

La sovra offerta di capacità nel settore del trasporto container è una delle criticità che sta avendo un impatto significativo sulla caduta delle tariffe dei noli.

Questa situazione è stata esacerbata da un costante eccesso di capacità di trasporto merci, che ha creato un ambiente altamente competitivo tra i vettori.

Già a partire dal 2022, l’offerta di container superava la domanda, con una crescita annua dello 0,5%. Nel 2021, la domanda aveva incentivato la crescita della capacità, registrando un aumento del 7% rispetto al 4,7% della capacità.

Questo disallineamento è stato messo sotto pressione dai vettori, portando a una competizione per attrarre clienti attraverso tariffe più basse e costringendoli a cercare strategie per garantire il pieno utilizzo delle loro flotte.

La situazione è stata ulteriormente complicata dalla pandemia globale e da eventi geopolitici come la guerra in Ucraina, che hanno alterato gli schemi commerciali e le previsioni di domanda.

Ciò ha portato a una revisione delle stime, con l’obiettivo di superare il miliardo di movimenti di container entro il 2027, ora ridimensionato a 935 milioni di TEU entro il 2035. Questa revisione rappresenta un segnale chiaro che la prospettiva di crescita sarà meno robusta rispetto a quanto previsto in passato.

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Congestione nei Depositi di Container: Un Ulteriore Ostacolo

La congestione nei depositi di container in tutto il mondo è diventata un ostacolo significativo per il settore del trasporto container.

Questa congestione si è intensificata a causa di vari fattori, tra cui il repentino aumento delle spedizioni e la difficoltà di posizionamento dei container negli appositi depositi. Questo problema ha portato a ritardi nella movimentazione dei container e nella consegna agli spedizionieri, con gravi ripercussioni su tutta la catena di approvvigionamento.

In particolare, negli Stati Uniti, i depositi sulla costa occidentale sono diventati fortemente congestionati, con importanti ricadute sui flussi di importazione ed esportazione, rallentando l’intera catena di approvvigionamento e influendo negativamente sulla tempestività delle spedizioni.

Gli operatori logistici hanno dovuto affrontare sfide logistiche significative, cercando soluzioni per gestire la congestione e garantire consegne tempestive ai loro clienti.

La mancanza di tecnici addetti alla manutenzione e alla riparazione dei container è un ulteriore problema emergente che aggrava la congestione.

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La fine dell’alleanza 2M

L’annuncio della fine dell’alleanza 2M tra MSC e Maersk ha scosso il mondo del trasporto container all’inizio di quest’anno. Tuttavia, le vere conseguenze di questa decisione si faranno sentire solo a partire da gennaio 2025, quando l’alleanza sarà ufficialmente sciolta. Questo evento potrebbe avere un impatto significativo sulle tariffe dei noli.

L’alleanza 2M era un accordo di condivisione di navi tra due dei principali vettori del settore.

L’annuncio del suo scioglimento ha innescato incertezza e cambiamenti nel modo in cui le spedizioni container vengono gestite. La sua dissoluzione è probabile che porti alla formazione di quattro o cinque vettori indipendenti, aumentando la concorrenza.

Ciò potrebbe spingere i vettori a ridurre ulteriormente le tariffe per cercare di guadagnare quote di mercato, creando una maggiore pressione sul ribasso sulle tariffe dei noli.

Questa incertezza crea un ambiente di mercato instabile che influenzerà le tariffe dei noli container.

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Le Questioni Ambientali e la Regolamentazione

Oltre alle criticità legate al disallineamento della domanda e dell’offerta e alla fine dell’alleanza 2M, il settore del trasporto container deve affrontare questioni ambientali e regolamentazioni sempre più rigorose.

Le normative dell’IMO sull’intensità del carbonio stanno diventando ogni giorno più severe, obbligando le compagnie di navigazione a investire in tecnologie più pulite per ridurre le emissioni e nel rafforzamento delle pratiche ambientali.

Questo comporta costi aggiuntivi per l’adeguamento delle flotte e, in alcuni casi, la necessità di rallentare la velocità delle navi per rispettare i limiti di emissione.

Questo approccio ambientalmente responsabile aggiunge un ulteriore livello di complessità al settore, influenzando sia le operazioni che le tariffe dei noli container.

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Caduta dei noli tra la Cina e il mondo: uno sguardo ai dati

La caduta delle tariffe dei noli container tra Cina e Italia è particolarmente evidente.

Secondo i dati diffusi da Drewry nell’ultima settimana, le tariffe per la tratta Shanghai – Genova sono scese del 10%, raggiungendo un nuovo “minimo storico” di 1.531 dollari. Allo stesso tempo, le tariffe per gli invii dallo stesso porto cinese verso Rotterdam sono diminuite anch’esse del 10%, scendendo a 1.172 dollari.

Questi cali repentini mettono a dura prova gli operatori logistici che gestiscono le spedizioni tra Cina ed Europa.

Le tariffe container da Shanghai verso Los Angeles hanno subito una flessione del 3%, raggiungendo i 2.104 dollari, mentre la tratta inversa è scesa solo dell’1%, stabilizzandosi a 831 dollari. Le tariffe verso New York sono diminuite del 4%, arrivando a 2.900 dollari.

Nel contesto europeo, le tariffe sulla rotta Rotterdam – New York sono diminuite del 2%, scendendo a 1.534 dollari. Tuttavia, c’è stata una lieve ripresa dei costi di spedizione sulla rotta di “ritorno”, con un aumento del 2% a 747 dollari.

Questi dati riflettono l’attuale situazione delle tariffe dei noli container tra la Cina e i principali partner commerciali, evidenziando una tendenza al ribasso che sta impattando l’industria del trasporto container su scala globale.

 

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