Guida autonoma per l’ultimo miglio, test Ford a Londra

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Cosa cambierebbe per corrieri e last mile se i veicoli si guidassero da soli?

Una delle prossime frontiere tecnologiche è la guida autonoma: dopo l’elettrificazione dei veicoli, il mercato ed il quadro normativo saranno maturi per vedere anche auto senza conducente.

In attesa di quel momento tutte le Case automobilistiche eseguono da anni programmi di test per mettere a punto le proprie vetture autonome e capire quali segmenti di mercato potrebbero essere i più adatti per le prime applicazioni.

Uno dei settori che si ritiene più adeguato a trarre immediato vantaggio dall’introduzione di questa tecnologia è quello delle consegne, nonché della movimentazione merci.

Com’è naturale, le incognite, ma anche le sfide, maggiori risiedono nell’ambiente aperto più che in quello chiuso degli spazi industriali: un trial eseguito a Londra conferma che la guida autonoma avrebbe un impatto positivo su operatori di consegne e last mile.

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La simulazione di Ford

La Casa automobilistica americana Ford è impegnata, come tutte le principali competitor, a testare la guida autonoma.

Prima di tutto, è impegnata a capire come questa tecnologia possa influire sulla vita reale, dal momento che solo l’evidenza degli eventuali vantaggi potrebbe decretarne il successo presso gli acquirenti futuri.

Per fare ciò, Ford ha dato vita ad un progetto assieme a DP London Gateway che, a partire dallo scorso giugno, ha simulato delle operazioni di carico, trasporto e scarico merci con un furgone autonomo.

Per la verità, il veicolo era anch’esso ‘simulato’ nella sua autonomia, in quanto aveva un conducente umano nascosto all’interno: lo scopo del trial era solo di valutare i pro e contro di una differente routine di lavoro.

 

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Benefici per chi opera su grandi spazi

Il finto furgone autonomo ha dunque trasportato dei colli all’interno di un percorso da tre chilometri e mezzo: il lavoro degli addetti si è ridotto alle sole operazioni carico e scarico.

Di per sé si è trattato di un’operazione banale, ma che ha reso evidente quanto l’organizzazione del personale attorno ad una routine lavorativa semplificata porti ad un risparmio di tempi e costi.

Allo stesso modo, il fatto che nessun dipendente debba occuparsi di spostarsi fisicamente per andare a prelevare la merce o per riportare il veicolo in deposito rappresenta un ulteriore risparmio.

Il calcolo di tale impatto non va pensato su qualche mese di operazioni, bensì negli anni: è lì che questa sottile limatura si fa sentire.

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