Italia: aziende sempre più attente all’ambiente

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In Italia, l’impegno verso l’ambiente sta diventando sempre più concreto e un numero sempre maggiore di aziende, governi ed amministrazioni locali e regionali, stanno rispondendo alle sfide globali che coinvolgono il clima, le risorse idriche e la deforestazione.

È quanto emerge dal report CDP, che analizza l’impatto ambientale nel panorama italiano, presentato pochi giorni fa a La Spezia nel corso dell’evento coorganizzato dal Segretariato UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change) e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

La ricerca prende in esame i dati di 48 delle più grandi aziende italiane con il maggiore impatto ambientale, oltre ai dati relativi a 25 città e regioni, che rappresentano insieme circa 40 milioni di abitanti.

I dati analizzati dimostrano che in Italia circa 9 aziende su 10 hanno fissato obiettivi precisi e concreti per ridurre le proprie emissioni e il 96% di queste sta dimostrando un atteggiamento di crescente responsabilità, portando gli argomenti di sensibilizzazione sul clima già ai tavoli di discussione dei propri Consigli di Amministrazione.

Sebbene in Italia siano sempre più in crescita i piani aziendali di azioni per il clima, resta ancora molto lavoro da fare per ridurre i rischi legati alla deforestazione e all’approvvigionamento idrico.

Altri dati interessanti emersi dal report CDP:

  • Le aziende italiane vogliono prendere parte al cambiamento: l’86% ha fissato obiettivi concreti per ridurre le emissioni.
    – Il 74% delle aziende hanno obiettivi di riduzione assoluta delle emissioni
    – Il 60% ha fissato l’obiettivo di una riduzione intensiva delle emissioni
    – Il 40% delle aziende ha intrapreso una valutazione del rischio idrologico che copre sia le operazioni dirette che la propria filiera.
  • Le azioni per il cambiamento climatico sono guidate dal consiglio di Amministrazione: il 98% delle aziende che hanno partecipato alla ricerca, ha attualmente dei responsabili ai vertici che si occupano del cambiamento climatico e l’86% utilizza incentivi per la gestione dei problemi legati al cambiamento climatico.
  • Il cambiamento climatico ci pone davanti a rischi ma anche a grandi opportunità: il 95% delle aziende intervistate vede sia rischi che opportunità da un punto di vista di regolamentazione, l’86% considera rilevanti rischi fisici per la propria attività e il 76% intravede opportunità fisiche.
  • Città e territori stano diventando sempre più resilienti: ad oggi 21 città e 4 regioni hanno divulgato dati sul clima.
    – 14 città tra cui Milano, Venezia e Napoli hanno confermato di avere già attivato obiettivi per la riduzione delle emissioni.
    – Riuscire a creare delle città resilienti è la chiave strategica per mitigare i cambiamenti climatici ed adattarsi ad essi. Le attività principali in questo senso includono: mappatura dei terreni alluvionali, mappatura dei territori a rischio smottamento e progetti e politiche per la tutela dei soggetti più vulnerabili.
  • L’impegno per il cambiamento: 24 aziende hanno stabilito un prezzo interno sul carbonio o hanno programma di farlo e 2 aziende si sono impegnate a raggiungere il 100% di energia rinnovabile attraverso l’iniziativa RE100. Infine, 3 regioni italiane sulle 4 coinvolte nella rendicontazione nel 2017 hanno fissato ambiziosi obiettivi di efficienza energetica ed energie rinnovabili.

 

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