Cargo aereo, il settore riprende quota

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Il trasporto aereo torna a essere centrale per i territori e la mobilità di persone e merci, superando i livelli pre-Covid

Tra i settori che hanno maggiormente accusato gli effetti della pandemia, il trasporto aereo è stato indubbiamente tra i più colpiti. 

Secondo la IATA (International Air Transport Association), il 2020 può definirsi l’anno peggiore nella storia dei trasporti aerei soprattutto nel comparto passeggeri dove il traffico globale ha accusato crolli dell’ordine del 70% rispetto al 2019.

Ciò ha creato un effetto domino su altre importanti industrie della catena verticale di approvvigionamento come il turismo e le strutture alberghiere.

La ripresa è stata lenta, e complicata sia dalle diverse misure adottare dai singoli paesi sia dal succedersi, nel post pandemia, di una serie di avvenimenti ad impatto negativo sul mercato come le tensioni geopolitiche sempre più estese a livello globale, il conflitto tra Russia ed Ucraina, la crisi energetica e quella economica con il rialzo dell’inflazione in tutti i paesi occidentali.

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Alcuni di questi fattori, peraltro, continuano ancora oggi ad esercitare la loro influenza e costituiscono un freno ad una piena e duratura ripresa.

Di segno opposto l’andamento delle merci aviotrasportate che, seppur coinvolto nella generale contrazione del settore, è stato il primo ad invertire il trend trovando nuove motivazioni, prima, per una sua ripresa e, dopo, per una nuova crescita.

Molte aziende, infatti, hanno ben presto compreso che il trasporto aereo consentiva di aggirare i ritardi provocati dai porti congestionati e dalla mancanza di capacità di carico delle navi e, al tempo stesso, porsi al riparo dai prezzi dei noli cresciuti a dismisura.

In questo contesto il trasporto merci è diventata una nuova opportunità come hanno dimostrato non solo le compagnie aeree che hanno reso disponibili capacità di carico crescenti ma anche alcune società di spedizioni e logistica che hanno aperto nuove divisioni con aeromobili di proprietà o in leasing.

 

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La situazione internazionale

La domanda di merci aviotrasportate nel 2021 si stima sia aumentata quasi del 7% rispetto al 2019 e del 18,7% nei confronti del 2020.

E’ significativo osservare che, considerando l’arco temporale degli ultimi trenta anni, il tasso di crescita registrato è secondo solo all’incremento avuto dal comparto nel 2010 che fu pari al 20,8%.

Il 2022, soprattutto nella sua seconda parte, ha dovuto scontare la normalizzazione dei traffici marittimi e del prezzo dei noli che hanno restituito capacità alle navi portacontainer.

Ciò ha sottratto domanda al trasporto aereo che comunque ha accresciuto la sua competitività anche in termini di prezzi praticati che appaiono generalmente in calo.

A titolo d’esempio, con riferimento alla chiusura 2022, le tariffe dalla Cina al Nord America hanno accusato un considerevole flessione del 40% su base annua.

Nel mese di novembre 2022 il mercato globale delle merci ha manifestato una riduzione in quantità del 13,7% su base annua rispetto al 2021 e del 7,4% cumulato nell’anno

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Il mercato italiano

La diffusione dei dati nazionali da parte di Assaeroporti mostra una crescita del cargo dell’1,7% rispetto al 2021 con una movimentazione di 1.107.501 tonnellate di merci.  

Un dato superiore anche al risultato conseguito nel 2019 dello 0,3%, anche se il mese di dicembre 2022 ha mostrato una flessione del 9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, più in linea con le incertezze che agitano l’Europa.

Lo scalo che ha confermato la leadership nazionale è ancora Milano Malpensa, anche se in calo del 3,55% rispetto al 2021, processando il 70% delle merci avio dell’Italia.

Da notare come, a differenza dello scalo milanese, facciano invece segnare forti incrementi Roma Fiumicino (+38,8%), seconda per quantità di merce movimentata, Bologna (+16,9%), Catania (+22,8%) solo per citar e le prime della classe.

In controtendenza Bergamo (-20%) la cui flessione è giustificata dal trasferimento delle attività Dhl a Milano Malpensa e Brescia che segna una lieve battuta d’arresto (-1,7%) dopo un costante iter di crescita.

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