ChatGPT: quale contributo nella logistica?

Condividi
È la chatbot del momento, l’Intelligenza artificiale alla portata di tutti, destinata a rivoluzionare ogni settore, anche quello della logistica. Ma è davvero così?

L’ingresso delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale nel campo industriale è uno dei fattori di trasformazione più eclatanti di questi ultimi anni e certamente le loro applicazioni ricopriranno un ruolo primario in un futuro prossimo.

Finora, comunque, concetti come Intelligenza Artificiale, Machine Learning, Internet of Things erano rimasti in un perimetro circoscritto agli addetti ai lavori e agli operatori di sistemi del variegato mondo industriale. 

Anche se, occorre ricordarlo, gli accadimenti dell’ultimo triennio hanno di molto accelerato la naturale e progressiva introduzione delle nuove tecnologie, bruciando le tappe, ed allargando la platea dei possibili fruitori anche a costo, talvolta, di generare attese la cui realizzabilità è ancora da verificare.

Si pone in questo scenario ChatGPT, applicazione lanciata a novembre 2022, che per le sue specifiche caratteristiche funzionali si è subito indirizzata al grande pubblico raggiungendo in pochi giorni oltre un milione di utenti e diventando oggetto di discussione tra tecnici informatici, operatori industriali, giornalisti e, soprattutto, non addetti ai lavori.

Questi ultimi, in tutto il mondo, si sono iscritti in massa alla sua piattaforma utilizzandola come assistente virtuale e alimentando l’interesse nei confronti dell’innovazione al punto che oggi si stima essere 100 milioni al giorno i suoi utenti unici.

 

Leggi anche:
Supply chain: la rivoluzione dell’IA

 

 

Cosa è ChatGPT

ChatGPT è l’acronimo di Generative Pretrained Transformer, che utilizza tecniche di machine learning per compiere in maniera autonoma operazioni di tipo conversazionale come rispondere a domande, redigere testi, fare calcoli, generare codici di programmazione.

Possiede una grande capacità di interazione e, potendo elaborare in tempi brevissimi, una grande quantità di dati è in grado di simulare una conversazione umana imitando modelli di linguaggio con ricchezza di informazioni.

Rispetto ad altri assistenti virtuali è in grado di interagire con utenti in maniera più naturale e più semplice.

Proprio per queste sue funzionalità alcune aziende come Meta e Shopify stanno sperimentando la stessa tecnologia AI generativa che è alla base di ChatGPT per migliorare il comportamento di alcuni assistenti virtuali da loro utilizzati sino ad ora.

Leggi anche:
L’uso di Big Data e IoT per migliorare l’efficienza nella catena di approvvigionamento alimentare

Come utilizzarla nelle attività logistiche

Di fronte al grande interesse suscitato è lecito che il mondo dell’industria si interroghi se e come questa applicazione possa avere utilizzo, tenendo presente che le tecnologie basate sull’IA hanno un potenziale elevatissimo in molteplici settori industriali, logistica in primis.

Ad esempio, una delle potenziali applicazioni di ChatGPT nella supply chain, supportata dall’opinione di alcuni accademici studiosi di innovazione e scienze dei dati, potrebbe essere quella della generazione automatica di documenti. 

Infatti ChatGPT utilizza la tecnologia di modellazione linguistica LLM (large language models) che consente di gestire, generare e tradurre testi sulla base di informazioni acquisite da insiemi massivi di dati. 

Questa attività può migliorare la produttività in processi che richiedono la preparazione automatica ed in tempi rapidi di offerte, contratti, procedure, etc.

Le stesse capacità possono essere utilizzate per la ricerca e la selezione dei fornitori sfruttando la velocità, fuori dalle possibilità umane, con cui l’applicazione può procedere all’analisi incrociata di una mole di dati.

Leggi anche:
AI, i vantaggi superano i rischi?

 

Attendibilità ed affidabilità

La maggior parte degli operatori concorda che, sebbene l’applicazione abbia indubbie potenzialità, è prematuro definirne i campi d’impiego nell’industria e nella logistica in particolare.

La tecnologia è in continua evoluzione e le perplessità di oggi potrebbero essere superate anche in breve tempo. 

Tuttavia, al momento, il suo impiego in talune operazioni, ad esempio di customer service, che prevedono l’interazione con il cliente, appare ancora problematico.

Inoltre, l’affidabilità delle informazioni fornite dipende strettamente dalla possibilità di alimentare chatGPT con una serie di dati che molto spesso nelle strutture logistiche non sono ancora disponibili in tempo reale.

Occorrerà quindi prestare attenzione alle sue aree di impiego procedendo, come per tutte le nuove tecnologie, con test e validazioni sul campo.

Ti potrebbero interessare