Conformità normativa marittima UE: piattaforme e gestori di flotte

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Negli ultimi anni l’Unione Europea ha introdotto due strumenti fondamentali per ridurre l’impatto ambientale del trasporto marittimo: l’EU ETS (Emissions Trading System), ossia un sistema di scambio delle quote di emissione che obbliga le compagnie a monitorare e compensare le proprie emissioni di CO₂, e il FuelEU Maritime, un regolamento che impone l’uso di carburanti più sostenibili e la riduzione progressiva dell’intensità di emissioni dei combustibili utilizzati dalle navi.  

Queste normative hanno reso la gestione della conformità nel mondo della navigazione molto più complessa: le compagnie devono calcolare emissioni, bilanci di quote, fatturazioni e report per flotte spesso distribuite a livello globale. 

Per chi gestisce navi di proprietà di diversi armatori, il problema è ancora più intricato: ogni cliente ha esigenze specifiche e ogni nave deve rispettare parametri precisi. Non è dunque un caso che stia sorgendo un mercato dei servizi legato alla gestione della compliance normativa e che alcune partnership inizino ad essere emblematiche dell’evoluzione del settore. 

Gestire complessità e conformità

Considerando che la sostenibilità è diventato un aspetto strategico per l’odierna industria dello Shipping, diversi sviluppatori si stanno proponendo come partner tecnologico capace di trasformare la complessità normativa in processi gestibili, trasparenti e automatizzati.  

Si stanno quindi consolidando società specializzate nello sviluppo di soluzioni digitali per la conformità normativa nel settore marittimo, che hanno come obiettivo fornire strumenti tecnologici che semplifichino l’adempimento delle regole ambientali e operative imposte dalle autorità internazionali e, in particolare, dall’Unione Europea. 

Queste aziende mettono a disposizione piattaforme digitali che integrano funzioni di monitoraggio, fatturazione e gestione dei flussi di dati, spesso con architetture basate su API: lo scopo è ridurre il rischio di errori manuali e consentire alle compagnie di navigazione di avere una visibilità costante e in tempo reale sullo stato della propria conformità. 

Molte società non si limitano a fornire software, ma offrono anche consulenza e supporto operativo, diventando un interlocutore strategico per armatori e gestori di flotte che devono affrontare normative sempre più articolate.  

Il case history V.Ships-OceanScore

V.Ships è uno dei maggiori operatori mondiali di gestione navale per conto terzi: gestisce flotte diversificate per conto di numerosi armatori e si trova quindi nella situazione di dover garantire che ogni unità rispetti le normative vigenti. 

L’introduzione sia dell’EU ETS che del FuelEU Maritime ha rappresentato per V.Ships un banco di prova non da poco: da un lato si è presentata la necessità di affrontare una mole di dati e processi complessi, dall’altro l’opportunità di dimostrare la propria leadership nel settore.  

Per gestire la situazione la società ha scelto di adottare OceanScore, ossia un fornitore di piattaforma di compiace e di consulenza specializzato proprio sulle norme UE, come partner tecnologico.

La partnership consente a V.Ships di automatizzare il monitoraggio della conformità, gestire la fatturazione in modo trasparente e veloce, ridurre il rischio di errori grazie ai flussi di dati digitali ed offrire ai propri clienti visibilità costante e servizi di livello mondiale. 

Si tratta di un caso interessante in quanto la partnership tra V.Ships e OceanScore è rilevante per diversi motivi.

Il primo è che si tratta di innovazione tecnologica applicata alla sostenibilità, che dimostra come il digitale possa trasformare la gestione della conformità ambientale da ‘peso burocratico’ a processo integrato e trasparente.  

Il secondo è che V.Ships non si limita a rispettare le regole, ma le utilizza come occasione per rafforzare la propria posizione di leader, offrendo ai clienti un servizio che va oltre la semplice gestione operativa.  

Il terzo riguarda l’efficienza e la trasparenza in un settore dove la dimensione delle flotte e la diversità degli armatori rendono la gestione oltremodo complessa, per cui la possibilità di avere processi automatizzati e visibilità 24/7 è un vantaggio competitivo.  

Infine, l’approccio integrato della partnership, che è fondamentale per affrontare un quadro regolatorio in continua evoluzione.  

Il futuro dello shipping  

Il caso V.Ships–OceanScore rappresenta un modello di come l’industria marittima possa affrontare la transizione ecologica. Le normative europee non sono destinate a diminuire, anzi: nei prossimi anni si prevede un ulteriore potenziamento delle regole ambientali. 

Le compagnie che sapranno integrare strumenti digitali e competenze normative godranno quindi di un vantaggio competitivo significativo.  

L’adozione di una di queste piattaforme consulenziali dimostra che la conformità non è solo da leggersi in quanto obbligo, ma può diventare un elemento di valore aggiunto per i clienti e un segno di leadership nel settore.  

La collaborazione tra OceanScore e V.Ships è un esempio concreto di come la tecnologia possa supportare la sostenibilità e la conformità normativa nel trasporto marittimo. Non si tratta solo di rispettare regole, ma di trasformarle in opportunità per innovare, migliorare l’efficienza e rafforzare la fiducia dei clienti. In un mondo dove la transizione ecologica è ormai inevitabile, questo caso mostra come il settore dello shipping possa affrontare la sfida con strumenti avanzati e partnership strategiche.  

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